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Usa medici dell’esercito preoccupati: aumento di patologie “gravi” dopo vaccinazione?

I medici militari sono stati tutti concordi nel sottolineare l’aumento vertiginoso di malattie serie nei soldati rispetto agli anni precedenti.

I medici militari americani, stanno ragionando sulla possibile correlazione tra i farmaci e l’aumento di malattie registrato nei soldati negli ultimi mesi. Un caso arrivato fino al Senato statunitense, dove l’avvocato Thomas Renz ha portato le testimonianze di tre dottori dell’esercito (Samuel Sigoloff, Peter Chambers e Theresa Long): gli episodi raccontati hanno contribuito a definire un quadro a dir poco allarmante.

Non è soltanto l’aumento di patologie “gravi” a preoccupare i medici dell’esercito, che si sono trovati a fare i conti anche con un boom di episodi di miocarditi (+269% rispetto al periodo precedente la campagna di inoculazione), emboli polmonari (addirittura +467%) e un aumento negli episodi della cosiddetta “paralisi di Bell”, una paresi improvvisa del nervo facciale che solitamente guarisce poi in maniera spontanea. In una dichiarazione giurata dei sanitari riportata dalla testata Blazemedia si legge: “È mia opinione professionale che la maggior parte degli aumenti di incidenza dei casi sopra discussi di aborti spontanei, cancri e altre malattie sia legato alle vaccinazioni contro il Covid”.

Secondo l’avvocato Renz, che ha portato in Senato la testimonianza dei tre medici, questa sarebbe soltanto la proverbiale punta dell’iceberg e presto potrebbero emergere dati circa la diffusione di altre malattie tra i soldati americani: “Se anche i vaccini non c’entrassero, saremmo comunque di fronte a una catastrofe sanitaria”. Della quale l’opinione pubblica ora pretende di conoscere le cause.

 

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