E’ stato attivato oggi nella regione il data base che raccoglie informazioni sullo stato delle vaccinazioni effettuate dagli studenti laziali
E’ sicuramente un valido strumento per istituzioni scolastiche, aziende sanitarie locali e famiglie, che permette di monitorare in tempo reale se gli alunni o i propri figli abbiano o meno, effettuato le vaccinazioni: l’Anagrafe Unica Vaccinale.
Il Lazio si conferma la Regione che più di tutte è attiva per recepire al meglio le direttive indicate dal Ministero della Sanità e dall’Europa. Dopo aver ottenuto il primato di unico territorio regionale italiano che è riuscito a immunizzare dal morbillo il 95% di bambini, ha creato un data base capace di indicare le vaccinazioni effettuate dai ragazzi. Le scuole e i Servizi vaccinali delle Asl possono richiedere le credenziali di accesso all’Anagrafe unica regionale sul portale www.salutelazio.it”.
“Tale modalità consentirà ai Servizi vaccinali delle Asl di avere lo stato delle vaccinazioni indipendentemente dall’Azienda sanitaria locale di residenza su tutto il territorio regionale e alle Scuole di poter caricare l’elenco degli iscritti all’anno scolastico 2018/19. Tali dati dovranno essere caricati entro la data del 30 maggio, successivamente attraverso la cooperazione applicativa potranno accedere all’Anagrafe Unica Vaccinale anche i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale per la parte riguardante l’anti-influenzale e anti-pneumococcica. La Direzione regionale ha inviato nei giorni scorsi una nota all’Ufficio scolastico regionale del Lazio, ad Anci Lazio, ai Servizi educativi e scolastici del Comune di Roma e ai Servizi vaccinali delle Asl” ha dichiarato l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
La salute dei bambini prima di tutto. La flessibilità dello scorso anno è soltanto un ricordo. Per l’anno scolastico e calendario annuale 2018/2019, infatti, i genitori non potranno più avvalersi della possibilità di presentare una dichiarazione sostitutiva dell’avvenuta prenotazione che nel 2017 ha suscitato diverse polemiche. Il minore potrà avere accesso presso le istituzioni scolastiche solo dopo aver effettuato la vaccinazione e presentato la relativa documentazione.
In Italia si sono raggiunti, nell’ultimo anno, ottimi risultati in termini di copertura vaccinale. Oltre il 50% delle Regioni ha raggiunto il 95% di immunizzazioni effettuate ai nuovi nati con il vaccino esavalente, in grado di proteggere contro malattie di grado severo come polio, difterite e tetano. Sono aumentate poi le vaccinazioni contro il morbillo.
I dati che sono stati diffusi nel corso dell’European Immunization Week, rivelano che a fine 2017 si era raggiunta una copertura in età pre-scolare, somministrata generalmente tra i 5 e i 6 anni, pari al 89%, mentre per la seconda dose di anti morbillo si è arrivati all’86%.
I numeri, come sottolineato dal Ministero della Salute, hanno confermato l’efficacia delle “misure straordinarie messe in atto nel corso del 2017, in particolare con l’approvazione del decreto vaccini e gli interventi di comunicazione che l’hanno accompagnato e seguito, nonché la grande resilienza dei servizi territoriali deputati all’erogazione delle vaccinazioni, che hanno avuto la capacità di riorganizzarsi in pochissimo tempo per rispondere a una domanda di vaccinazione considerevolmente aumentata per ottemperare al nuovo obbligo vaccinale e arrestare il trend in diminuzione delle immunizzazioni”.
L’attivazione dell’Anagrafe Unica Vaccinale è solo il primo passo di un percorso ancora lungo. “Il terzo step ora, da completare entro l’anno, riguarderà l’accesso diretto delle famiglie che potranno così verificare direttamente online lo stato vaccinale dei propri figli” ha affermato l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato .