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Vaccini: studio Usa, Moderna e Pfizer al ‘fotofinish’

(ANSA) – ROMA, 02 DIC – Il vaccino Moderna e quello
Pfizer-BioNTech hanno entrambi un’altissima efficacia, ma il
primo offre una protezione leggermente più alta. È il risultato
del primo confronto testa a testa su larga scala tra i due
vaccini a mRNA condotto dal dipartimento per i Veterans Affairs
americano e pubblicato sul New England Journal of Medicine.
    “Entrambi sono incredibilmente efficaci con rari casi di
infezioni post-vaccino. Ma, indipendentemente dal ceppo di virus
predominante – prima Alfa e poi Delta – Moderna ha mostrato di
essere leggermente più efficace”, ha detto uno degli autori
dello studio Juan Pablo Casas Romero.
    La ricerca ha preso in considerazione circa 440 mila veterani
americani che avevano ricevuto uno dei due vaccini a mRNA,
verificando la frequenza e la gravità di eventuali infezioni nei
4 mesi successivi alla seconda dose. Complessivamente, in questo
periodo, si sono verificate 2.016 infezioni (1.135 nei vaccinati
Pfizer-BioNTech, 881 in quelli Moderna); 559 erano sintomatiche
(rispettivamente 327 e 232). Di queste, 411 (258 e 153) hanno
richiesto il ricovero, per 125 (77 e 48) è stata necessaria la
terapia intensiva e 81 hanno avuto come esito la morte (43 e
38). Sulla base di questi numeri, i ricercatori stimano che il
prodotto Moderna riduce di un ulteriore 21% il rischio di
infezione da SARS-CoV-2 rispetto a quello Pfizer-BioNTech, è
invece inferiore del 28% il rischio di infezione sintomatica,
del 41% quello di ricovero, del 27% quello di avere bisogno di
terapia intensiva e del 9% quello di morte.
    Lo studio non spiega da cosa derivino queste differenze:
potrebbero essere connesse al maggior dosaggio del vaccino
Moderna, a differenze nella struttura delle goccioline lipidiche
in cui è incapsulato l’RNA messaggero costitutivo del vaccino o
al diverso intervallo con cui sono state somministrate le due
dosi. In ogni caso, sebbene le differenze in termini percentuali
appaiano sostanziali, in termini assoluti sono minime e i
ricercatori invitano a concentrasi sull’alta efficacia dei due
prodotti. “Per la singola persona, la differenza nell’efficacia
è impercettibile”, scrive in un editoriale il direttore del New
England Journal of Medicine Eric J. Rubin. “Siamo fortunati ad
avere opzioni così buone. La vaccinazione con qualsiasi vaccino
è molto meglio che non essere protetti.; il messaggio è che il
miglior vaccino è quello che è disponibile”, conclude. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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