avvocatoinprimafila il metodo apf

Vaccini:“i danni non possono essere conosciuti perché nessuno si sta prendendo disturbo di fare farmacovigilanza”.

Vuol dire che le persone devono essere visitate prima di subire l’inoculazione del farmaco e dopo

La farmacovigilanza si fa contattando il paziente a intervalli regolari, ripetendo visite ed esami

È possibile fidarsi quando è palese che i dati vengono manovrati a senso unico? Ci si può fidare di un vaccino quando vengono omessi i numeri relativi agli eventi avversi e alle morti avvenute immediatamente o poco dopo l’inoculazione? Eppure si parla di obbligo vaccinale, di Green pass per andare al lavoro e di subire – perché questo è – un trattamento sanitario contro la propria volontà, per un presunto “bene comune”. Come scrive la dottoressa Silvana De Mari su La Verità, però, “il vaccino è talmente scarso nell’immunizzare che potrebbe, forse, proteggere solo se lo facessero tutti almeno tre volte l’anno, l’unico medicinale a memoria d’uomo che non funziona per colpa di quelli che non vogliono assumerlo. Queste affermazioni sono semplicemente ridicole e dimostrano la pochezza dell’efficacia del cosiddetto vaccino”.

I danni da cosiddetti vaccini Covid sono in Italia volontariamente sottostimati. Qualcuno che rifiuti di subire l’inoculazione o semplicemente osi manifestare qualche perplessità a qualsiasi dose, tutte, solo la terza, la quarta, la quindicesima, viene etichettato con dispregiativo termine «no vax», accusato di essere un irresponsabile zuzzerellone che per pura idiozia sommata a mera malvagità vuole prolungare un’incurabile malattia e impedire la ripresa economica e sociale del Paese. Peccato che nessuno ascolti le loro ragioni, perché quelle ragioni ci sono. I vaccini a Rna non sono costituiti da virus attenuati come serenamente dichiara in televisione il generale Francesco Paolo Figliuolo, ma sono terapie geniche. I due vaccini proteici sono ufficialmente coltivati su cellule di feto abortito”.

I danni da vaccino ci sono e corrono sul Web ignorati dalle autorità sanitarie. Noi lo sappiamo bene, dato che con il gruppo Facebook Danni Collaterali raccogliamo ogni giorno decine e decine di testimonianze di chi ha subito danni ed è stato ignorato. Conclude De Mari: “Ogni fatto avverso è da ascrivere al farmaco testato, anche dove sussistano patologie precedenti, come ovvio che sia, fino a prova contraria. In Italia l’esistenza di patologie pregresse fa escludere a priori il danno da vaccino. In Italia riescono a sorvolare anche sulle trombosi che uccidono sedicenni. Mai calcolate sono le trombosi e tutti gli altri fatti avversi che stanno uccidendo e danneggiando gli ottantenni nelle Rsa, ma andrebbero calcolate anche quelle in una farmacovigilanza seria”.

Fonte:https://www.ilparagone.it/attualita/vaccino-senza-farmacovigilanza/

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