(ANSA) – ROMA, 15 GIU – Responsabili delle reazioni
allergiche potrebbero essere alcuni eccipienti (PEG, o
polietilenglicole, e polisorbato) presenti nei vaccini
attualmente disponibili e in diversi prodotti farmaceutici,
cosmetici ed industriali.
Potrebbe quindi essere utile sottoporre i pazienti con
precedenti reazioni avverse a vaccini o farmaci ad una
valutazione allergologica che escluda una reale allergia a
queste sostanze e ridurre il rischio di anafilassi. A fare il
punto è Elenora Nucera, docente di Allergologia all’Università
Cattolica campus di Roma e Direttrice di Dipartimento di
allergologia del Policlinico Gemelli-Irccs su: “Covid e
allergie: cosa è importante sapere”, a margine di Asma Zero
Week, settimana dedicata a sensibilizzare i pazienti
sull’importanza della prevenzione degli attacchi d’asma.
L’esperta sottolinea l’importanza di identificare tra gli
allergici le categorie a rischio che potranno essere vaccinate,
ma con particolari precauzioni.
Si tratta di soggetti affetti da mastocitosi, di persone che in
passato hanno avuto reazioni anafilattiche dall’ allergia
alimentare, a farmaci, a puntura d’imenotteri o al lattice o
pazienti affetti da asma grave non controllato.
“In questi pazienti, la vaccinazione anti-Covid dovrà essere
associata ad una terapia antistaminica preventiva ed eseguita da
personale formato al riconoscimento immediato e alla gestione
delle emergenze allergologiche, in ambiente in cui sono
disponibili tutti i presidi ed i farmaci per poter prontamente
affrontare eventuali reazioni”, spiega Nucera. (ANSA).
Fonte Ansa.it