Un antigene provoca la calcificazione delle protesi e fino ad oggi le valvole andavano sostituite ogni 10-12 anni. Un team padovano-romano al lavoro al Policlinico Gemelli di Roma sfrutta l’azione di principi attivi di derivazione naturale
Primi risultati positivi per il team padovano-romano al lavoro al Policlinico Gemelli per lo studio di un trattamento che raddoppia la durata delle valvole cardiache. I primi risultati hanno confermato la validità del trattamento che previene la calcificazione delle protesi indotta dall’antigene alpha-Gal (che obbliga a sostituirle nel 50% dei casi dopo 10-12 anni dal primo impianto) messo a punto da BCI – BioCompatibility Innovation, startup padovana che sfrutta l’azione di principi attivi di derivazione naturale. “Il trattamento applicato alle valvole risulta compatibile con la fisiologia degli animali nei quali sono state impiantate – spiegano Alessandro Gandaglia e Filippo Naso, biologi e co-fondatori con il medico e imprenditore Ugo Stefanelli di BCI – Possiamo affermare che la valvola rimane competente e idonea, non andando a modificare i parametri fisiologici, e confermando la totale assenza di tossicità del trattamento e la sicurezza per l’impianto nell’uomo. La sperimentazione continuerà ad andare avanti per altri mesi, ma i risultati sono pienamente confortanti”. A coordinare l’équipe che sta effettuando gli esperimenti c’è il professor Massimo Massetti, direttore dell’Area Cardiovascolare della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma e ordinario di Cardiochirurgia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. La seconda parte dello studio prevede ora la sperimentazione su maiali “knockout”, ovvero geneticamente modificati, con un sistema fisiologico ancor più simile a quello umano. Con l’obiettivo di arrivare nel 2021 a poter impiantare valvole trattate, e quindi più resistenti, sull’uomo. Nel frattempo BCI, startup che ha già ricevuto 750 mila euro di finanziamenti, ha ottenuto anche il certificato “Seal of excellence” da parte della commissione valutativa Horizon 2020 dell’Unione Europea.