Quante volte succede che per cavarsi da una situazione che ci procura ansia, apriamo la porta ed andiamo a fare una bella camminata, meglio ancora se in mezzo alla natura? Un sistema per rilassarsi e cacciar via lo stress e l’ansia, da sempre alla portata di tutti. Ma da qualche tempo questa sensazione diffusa di ritrovata serenità a seguito di una passeggiata solitaria, ha anche una valenza scientifica, supportata da una ricca letteratura. Perché se la Mindfulness può sembrare una moda dei nostri anni, nella realtà essa rientra in un programma per la riduzione dello stress, con approccio scientifico, messo a punto dal biologo molecolare Jon Kabat Zinn nel lontano 1979.
La camminata mindfulness, nello specifico, è una pratica che invita a raccogliersi, a respirare, ad abbandonare pensieri negativi che offuscano e ingolfano la mente. Durante questa pratica, è fondamentale porre attenzione su tutti i movimenti involontari del proprio corpo, come la respirazione e il battito del cuore, e su quelli che, seppur volontari diventano automatici, come il camminare, soffermandosi sul passo: il tallone che poggia sul terreno, seguito dalla pianta del piede, e infine dalla punta che stacca e così via. Insomma: bisogna imparare a “stare con il camminare”, seguendo l’antico insegnamento Zen: “quando cammini, cammina e basta”.
Se la mente divaga su pensieri superflui, bisogna esercitarsi a riprenderla di nuovo, legandola al momento preciso che si sta vivendo, seguendo consapevolmente la sequenza del passo “sollevo-muovo in avanti-poso-sposto il peso”. Concentrarsi sul respiro, sentire ogni parte del proprio corpo che si muove a ritmo costante, avvertire ogni cambiamento intorno alla propria persona.
Se non si sa da dove cominciare, una soluzione efficace ed immediata potrebbe essere quella di farsi guidare da un audio: ce ne sono diversi e di differente lunghezza tra cui scegliere, così come pure molto varia è l’offerta di libri sull’argomento.
Questo tipo di meditazione si può praticare sempre, anche solo per pochi minuti e ovunque, associandola a qualunque attività: andando al lavoro, a fare la spesa, in un parco, l’importante è concentrarsi su quello che si sta facendo.
Certamente però, avendole la possibilità, è preferibile prendersi il tempo per camminare nella natura: che sia sul bagnasciuga della spiaggia, in campagna o in un bosco, o anche semplicemente in un parco, se si è in città, l’ambiente naturale offre una maggiore facilità di connessione con ciò che ci circonda, portando più velocemente ad uno stato di meditazione interiore e permettendo di rimanere saldi nella concentrazione sul ritmo dei propri passi.
Per quanto riguarda il quando invece, benchè si possa sfruttare davvero qualunque momento della giornata, instaurare una routine, la mattina o la sera, può essere di aiuto per inserire questa pratica nella propria quotidianità….CONTINUA SU
Fonte https://wisesociety.it/salute-e-benessere/camminata-mindfulness-mindful-walking/