Dott.Franco Verzella
La mente è il risultato dell’evoluzione e non di una pianificazione razionale. E’ questa ricchezza di livelli e non un nuovo principio esoterico a rendere così difficoltosa la riflessione sulla mente. Il risultato è un oggetto delicatissimo caratterizzato da una molteplicità di livelli e di cicli interni.
(Gerald Edelman” La materia della mente” Adelphi 1992).
Tutte le caratteristiche della coscienza, senza eccezioni, sono causate da processi neurobiologici del cervello. Di tutti gli stimoli, informazioni e percezioni che arrivano alla corteccia solo una piccola parte (forse una su dieci) diviene cosciente. Anche se incoscienti, tali elaborati sono non di meno parte significativa dell’esperienza mentale, potendo influenzare riflessioni, stati d’animo e
comportamento.
Il tempo è considerato un atto della mente, un senso generale che accompagna ogni contenuto mentale. L’evento cosciente del senso del tempo è il risultato di manipolazioni, che il cervello esercita nella nostra totale inconsapevolezza. I meccanismi nervosi rendono cosciente il senso del tempo, insieme alla memoria, all’incirca al terzo anno di vita! Il senso del tempo è immanente e presente in ogni esperienza sensoriale. Il senso del tempo è un intendere specializzato, che è diversamente distribuito nelle diverse aree corticali e sottocorticali, diverso da persona a persona ed allenabile: (musicista, maratoneta, centometrista, pilota di formula1, penalista, chirurgo, psicologo).
La compressione del tempo è maggiore per stimoli visivi e minore per quelli acustici, per cui il senso del tempo non è né unitario né lineare e dipende dal tipo di esperienza sensoriale ed è continuamente rimaneggiato in una scala inferiore al secondo. Nelle azioni intenzionali il conoscere la causa e lo svolgimento comprime il senso della durata tra causa ed effetto rispetto a quello misurato con l’orologio. La consapevolezza della causa comprime il tempo più significativamente della intenzionalità. La coscienza viene informata successivamente alla attivazione di meccanismi nervosi coordinati. Ogni aspetto della relazione con il mondo passa attraverso il nucleo Accumbens; la soddisfazione delle aspettative attiva la produzione di dopamina e serotonina con conseguente fluidità muscolare, miglioramento della qualità del sonno, abbassamento dei livelli adrenergici circolanti e senso profondo di benessere e appagamento.
In caso di stress, invece, attraverso il nucleo del letto della stria terminale avviene la produzione di noradrenalina, (quasi la replica mnemonica del trauma da parto) con conseguente aumento di tensioni muscolari, disturbi del sonno, innalzamento dei livelli adrenergici che caratterizzano lo stato di allarme.
Arnaldo Benini: Neurobiologia del tempo; Raffaello Cortina 2017
Alla luce di queste conoscenze, noi oggi sappiamo che la nostra è una Identità Comunitaria, che comprende:
a) il nostro Corpo:100mila miliardi di cellule.
b) il Microbiota: possiede dieci volte il numero delle cellule del nostro corpo, 100 volte il nostro patrimonio genetico ed una esperienza biologica di oltre 3 miliardi di anni, a confronto con la nostra di soli 300mila.
c) l’Ambiente: che ci accoglie e ci nutre.
Alan Jasanoff “The biological mind: how brain, body, and environment collaborate to make us who we are.” New York: Basic Books (2018).”
È la scoperta più importante di tutta la nostra Storia! Da un Sistema Mentale e Convenzionale il “Denaro-Potere” ad un Sistema Biologico ed Esistenziale la ” Salute-Identità” che, attraverso un Progetto di Nuova Alfabetizzazione, potrà diffondersi in rete come la Prima delle Energie Rinnovabili!