Milano – L’obesità è una malattia cronica e va trattata come tale. Non è riconducibile semplicemente a uno stile di vita scorretto e per curarla non bastano impegno e forza di volontà. È questo il messaggio della campagna di sensibilizzazione “Non nasconderti dietro false convinzioni. La verità sul peso” promossa da Novo Nordisk, multinazionale danese che opera nel settore farmaceutico, in partnership con società scientifiche e l’associazione Amici Obesi Onlus.
Lo scopo della campagna, presentata questa mattina a Milano, è quello di sostenere chi è affetto da questa malattia, stimolandolo a rivolgersi al medico, ma soprattutto combattere l’informazione scorretta, molto diffusa sul tema. Per raggiungere questo obiettivo, partecipano alla campagna numerose realtà scientifiche: associazione italiana Dietetica e nutrizione clinica (Adi), associazione Medici endocrinologi (Ame), Fondazione associazione italiana dietetica e nutrizione clinica (Fondazione Adi), Italian obesity network (Io Net), Obesity policy engagement network (Open), Società ialiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche (Sicob), Società italiana di endocrinologia (Sie), Società italiana di medicina generale (Simg), Società italiana di medicina interna (Simi), Società italiana obesità (Sio).
La campagna di sensibilizzazione parte dallo studio Action-Io di Novo Nordisk, nato per identificare le attitudini, i comportamenti e gli ostacoli per la cura dell’obesità. Secondo questa indagine, le persone con obesità hanno una percezione distorta della propria condizione: il 62% delle persone con obesità e persino un quarto di quelle fortemente obese si ritengono solo sovrappeso. Anche i risultati su bambini e adolescenti dello studio Action Teens, recentemente presentati all’European congress on obesity 2022, evidenziano come un genitore su tre non riconosca l’obesità del proprio figlio e un adolescente su quattro non si renda conto di essere obeso ma, soprattutto, i due terzi dei giovani che realizzano di essere obesi non sanno come affrontare la malattia e si sentono gli unici responsabili del proprio perdere peso.
Questi errori di percezione portano all’aggravarsi dell’obesità, una malattia cronica multifattoriale molto complessa che dipende da diversi fattori genetici, ambientali e psicologici. L’obesità è inoltre associata allo sviluppo di malattie croniche non trasmissibili come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, ipertensione, malattie del fegato e almeno 12 tipi di tumori.
La campagna si basa su una serie di scatti fotografici, dal forte impatto emotivo, del fotografo Davide Bellocchio. Partendo dalle false convinzioni che ruotano attorno alla malattia, grazie a oggetti trasformati in vere e proprie ‘icone’, nascondiglio dei protagonisti, vengono create immagini suggestive, che vogliono rievocare una verità dura, ma reale. Gli scatti della campagna saranno disponibili in formato digitale, cartaceo e come affissioni in centri commerciali selezionati sul territorio; contenuti video o approfondimenti scritti, realizzati con il contributo dei partner saranno condivisi sulla pagina Facebook di campagna di Novo Nordisk Italia e sul sito www.laveritasulpeso.it. Inoltre, la campagna sarà animata da influencer del mondo lifestyle e salute, che veicoleranno, anche tramite i social, il messaggio centrale: “L’obesità è una malattia, rivolgiamoci al giusto specialista e affrontiamo, insieme, il percorso più adatto”.
“Novo Nordisk è vicino alle persone con obesità e si impegna a dare un aiuto concreto attraverso diverse attività di sensibilizzazione e di supporto”, dice Drago Vuina, General manager e vicepresidente Novo Nordisk Italia. “A testimoniarlo, oltre alla campagna lanciata oggi, è attivo da due anni lo spazio virtuale ‘La verità sul peso’ per dare informazioni corrette e chiare sull’obesità e sulle possibili cure. Entrambe le iniziative, inoltre, sono realizzate all’interno del programma internazionale Driving change in obesity, che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e favorire l’empatia e il rispetto per le persone con obesità, si propone così di cambiare il modo in cui viene vista, prevenuta e trattata questa malattia cronica, che colpisce 800 milioni di persone nel mondo”.