I velivoli senza pilota diventano più sicuri, grazie a un nuovo sistema di monitoraggio strutturale che prevede i carichi di volo e identifica in tempo reale gli impatti sull’aeromobile per stimare immediatamente gli eventuali danni: lo hanno sviluppato i ricercatori del Politecnico di Milano, alla guida del progetto Samas-Shm (Application to Remotely Piloted Aircraft Systems-Structural Health Monitoring) promosso dall’Agenzia Europea per la Difesa.
Il progetto triennale, iniziato nel 2017, si pone due obiettivi principali, come spiega il responsabile scientifico Marco Giglio, professore ordinario di progettazione meccanica e costruzione di macchine del Politecnico. Il primo obiettivo è “la realizzazione di un sistema di monitoraggio del carico, composto da nodi di sensori reali e virtuali, capace di combinare in un quadro statistico unico e coerente le conoscenze da simulazione numerica della struttura e i dati acquisiti online a bordo velivolo”. Il secondo obiettivo, invece, è “lo sviluppo di un sistema di monitoraggio degli impatti in grado di rilevare eventuali urti, localizzarli e quantificarne la forza per poter stimare l’insorgenza di danni su un componente dell’aeromobile”.
Per rispondere a queste esigenze, il gruppo di Giglio ha progettato e implementato un sistema di rilevamento intelligente che è già stato sperimentato “qualche mese fa durante test di volo per il monitoraggio dei carichi. Per il monitoraggio degli impatti – prosegue l’esperto – abbiamo eseguito prove a terra, in un ambiente di laboratorio a fine giugno. Entrambi i dimostratori tecnologici hanno dato i risultati sperati e hanno evidenziato l’affidabilità del sistema”. Con quest’ultimo test, il progetto volge al termine della sua fase di ricerca: il consorzio (che comprende anche l’azienda italiana Leonardo) potrà così dedicare l’ultimo semestre alle applicazioni industriali dei risultati ottenuti.