E’ partita la 35/a spedizione scientifica italiana in Antartide con l’apertura della stazione italiana ‘Mario Zucchelli’ (Mzs), sul promontorio di Baia Terra Nova: la campagna estiva durerà 4 mesi e ospiterà 250 tra tecnici e ricercatori, italiani e stranieri, a supporto di 45 progetti di ricerca, alcuni presso altre basi antartiche. Tra le novità di quest’anno, l’impiego dell’unica nave italiana in grado di operare nelle aree polari, la rompighiaccio ‘Laura Bassi’, e il ritorno dopo 20 anni dei velivoli dell’Aeronautica Militare.
Finanziata dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), la spedizione italiana è gestita dall’Enea per la pianificazione e l’organizzazione logistica e dal Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) per la programmazione e il coordinamento scientifico.
La base Mzs è stata riaperta da un gruppo di 20 persone che, oltre a riattivare i servizi dopo la chiusura dello scorso febbraio, hanno preparato la pista di 3 chilometri sul pack marino per l’atterraggio dei vettori aerei intercontinentali.
Qualche settimana di attesa e arriverà anche la nave ‘Laura Bassi’, gestita da Cnr, Enea e Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste (Ogs): partita dall’Italia il 21 ottobre, la rompighiaccio giungerà nel porto neozelandese di Lyttelton il 5 dicembre e, nell’ambito della 35esima spedizione, effettuerà due viaggi di andata e ritorno da Lyttelton a Baia Terra Nova e condurrà una campagna oceanografica.
Dopo vent’anni di assenza, torneranno in Antartide i velivoli dell’Aeronautica Militare, grazie a un accordo di collaborazione con Enea: un aereo C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa assicurerà il trasporto di passeggeri e materiali con voli tra Christchurch e le basi antartiche Mzs e McMurdo.
In questa spedizione saranno impegnati 26 militari italiani di Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri. Continuerà in particolare il contributo del Reparto Genio dell’Aeronautica Militare per la realizzazione di una pista di volo semi-preparata a Boulder Clay, che permetterà alla stazione italiana di essere autonoma nei trasporti aerei.
Il prossimo 8 novembre verrà avviata anche la campagna estiva a Concordia, a oltre 3.000 metri sul plateau antartico, dove sono previsti osservatori, studi e ricerche nei settori della glaciologia, chimica e fisica dell’atmosfera, astrofisica, astronomia, geofisica e biomedicina.
Nell’ambito del nuovo progetto internazionale ‘Beyond Epica’, inizierà quest’anno a Little Dome C, a 40 chilometri da Concordia, l’allestimento del campo che ospiterà le attività di perforazione del ghiaccio più antico del mondo, con l’obiettivo di ricostruire il clima del pianeta fino a 1,5 milioni di anni fa.
A partire da novembre inizierà anche il graduale arrivo dei nuovi 12 invernanti del prossimo ‘winter over’ (5 del Pnra, 6 dell’Istituto polare francese Paul Emile Victor e un medico dell’Agenzia Spaziale Europea), che andranno a sostituire il team precedente, restando poi in completo isolamento fino a novembre 2020 durante la stagione invernale, quando si toccano temperature esterne di 80 gradi sotto zero.