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Artico, occhi italiani in prima fila per tutelarlo

La tecnologia italiana é in prima fila per seguire le trasformazioni che stanno cambiando l’Artico in seguito allo scioglimento dei ghiacci. “I cambiamenti in corso che nell’Artico sono potenzialmente negativi ma costituiscono anche una sfida”, ha detto il viceministro per la Ricerca, Lorenzo Fioramonti, aprendo a Roma, con il presidente di Leonardo, Giovanni De Gennaro, il seminario di tre giorni sul progetto Arcsar, promosso dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 e che coinvolge 21 centri di ricerca di 13 Paesi.

Tra i presenti, l’ambasciatrice di Norvegia in Italia, Margit Tveiten, la rappresentante del Consiglio Circumpolare Inuit, Okalik Eegeesiak, l’amministratore delegato della Telespazio (Leonardo -Thales) Luigi Pasquali e l’amministratore delegato della e-Geos (Telespazio – Agenzia Spaziale Italiana) Massimo Claudio Comparini. “L’Artico è una nuova frontiera” , ha detto ancora Fioramonti, che vede nel progetto Arcsar (Artic Security and Emergency Preparedness Network) un “buon esempio di cooperazione fra industria e ricerca” e senza dubbio, ha rilevato, “le nostre aziende svolgono un ruolo chiave”.

Leonardo, unica azienda presente nel progetto, mette infatti a disposizione il suo patrimonio di tecnologie, come gli elicotteri Sar (Search and Rescue), i sistemi di pattugliamento marittimo, quelli per le comunicazioni e i dati da satellite. “Leonardo è orgogliosa di partecipare al progetto Arcsar come partner industriale di riferimento – ha detto De Gennaro – consapevole che la tecnologia sia un asset a beneficio della collettività: mettiamo a disposizione le nostre migliori competenze per la tutela dell’ambiente, la ricerca e soccorso”.

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