Giorgio Saccoccia è il nuovo presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Esperto di propulsione spaziale e con un’esperienza di management, ha una lunga esperienza nel settore del trasporto spaziale. Il suo nome, secondo quanto si apprende, è stato selezionato oggi dal Comitato interministeriale per lo spazio. Saccoccia succede al commissario straordinario Piero Benvenuti, nominato in seguito alla destituzione di Roberto Battiston da parte del ministro Bussetti.
Il nuovo CdA
Con il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) sono stati nominati, a quanto si apprende, anche tre su quattro membri del Consiglio di Amministrazione: sono Maurizio Cheli, designato dal ministero per lo Sviluppo Economico; Alessandra Celletti, indicata dal ministero degli Affari Esteri; Luica Riccardi, dal ministero della Difesa. Non è stato invece designato il quarto componente del CdA, indicato dal ministero dell’Economia.
Chi è Giorgio Saccoccia
Il nome di Saccoccia era stato selezionato dal ministro per l’Istruzione l’Università e la Ricerca, Marco Bussetti, dalla cinquina proposta dalla Commissione di esperti e approvato dal Comitato. Nato a Belluno 56 anni anni fa, Saccoccia ha una grande esperienza nel settore dei lanciatori e della propulsione spaziale.
Dal 2003 è a capo della sezione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) sulla propulsione e l’aerotermodinamica. Dopo gli studi superori a Taranto, nel 1986 si è laureato in Ingegneria aerospaziale nell’Università di Pisa e nel 1995 ha seguito un master in Business Administration in Olanda, all’Università di Leiden.
A Pisa ha avuto le prime esperienze di lavoro, all’inizio come responsabile del laboratorio Centrospazio del Consorzio Pisa Ricerche; dal 1990 al 1991 ha lavorato per la Bpd (poi Avio) allo sviluppo del progetto preliminare per un piccolo lanciatore italiano, il precursore dell’attuale lanciatore Vega. Alla fine del 1990 ha cominciato a lavorare per l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), occupandosi di propulsione chimica presso il Centro di ricerca spaziale Estec in Olanda, a Noordwijk. Da allora ha continuato a occuparsi, per l’Esa, del settore della propulsione spaziale.