Al via in Italia il Consorzio per la valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e il trasferimento tecnologico, ll cui obiettivo è rafforzare il sistema dei brevetti, valorizzare i risultati della ricerca e supportarla nella fase del trasferimento tecnologico e della realizzazione concreta dei progetti. “Un passaggio necessario – rilva in un nota il ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, per favorire la crescita economica e incrementare la competitività del Sistema Italia.
L’accordo che lo ha istituito è stato firmato presso il ministero dal presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) Massimo Inguscio, dal presidente della Conferenza dei rettori (Crui) Gaetano Manfredi e dal direttore generale della Confindustria Marcella Panucci.
Il finanziamento di partenza previsto è di 4 milioni, erogati dal ministero all’ente promotore dell’iniziativa, il Cnr, tramite il Fondo Ordinario per il finanziamento degli Enti e istituzioni di ricerca (Fo). L’obiettivo di arrivare a 20 milioni, anche attraverso contributi privati.
“Con l’istituzione del Consorzio diamo corpo a tutte le importanti riflessioni sviluppate nel corso di Innovagorà, la prima fiera dei brevetti che si è tenuta a Milano in maggio, su impulso del Miur”, ha rilevato il ministro Marco Bussetti. “L’innovazione tecnologica – ha aggiunto – è un tratto distintivo della società contemporanea e del mondo globalizzato. I brevetti provenienti dalla nostra ricerca pubblica devono essere conosciuti dagli altri attori del sistema produttivo, economico e scientifico del Paese e contribuire fattivamente a migliorare la vita dei cittadini”.
Per questo, ha proseguito, “occorre creare un legame più stretto tra mondo universitario e della ricerca, fondi di investimento e imprese, per far sì che l’innovazione si traduca in produttività, occupazione, crescita. Il soggetto pubblico che viene costituito oggi punta a supportare questo meccanismo virtuoso”.
Per il Capo Dipartimento per la Formazione superiore e la Ricerca del ministero, Giuseppe Valditara, “il Consorzio fa parte della strategia del Miur volta a valorizzare il trasferimento tecnologico. Una strategia di cui si è avuta testimonianza concreta nel nuovo Piano Triennale per l’università approvato in questi giorni e che servirà a dare un contributo alla crescita economica del Paese e a valorizzare la ricerca fatta dei nostri scienziati”.