Buon compleanno Agile: il satellite italiano che da 13 anni osserva i fenomeni più violenti dell’universo e che adesso contribuisce a fornire dati alla nuova astronomia multimessaggera, che studia i fenomeni cosmici combinando segnali di tipo diverso. Agile (Astrorivelatore Gamma a Immagini Leggero) è stato ideato e sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
“Il satellite è ancora pienamente operativo e continua a produrre ottima scienza”, ha osservato Fabio D’Amico, responsabile del programma Agile per l’Asi. Diversi i settori in cui il satellite italiano continua a operare: “dall’astrofisica delle alte energie allo studio dei raggi gamma terrestri, i terrestrial Gamma-ray Flashes (Tgf), prodotti durante violenti temporali, dall’analisi delle controparti elettromagnetiche delle onde gravitazionali, alla ricerca dei lampi radio veloci, i Fast Radio Burst (Frb)”.
Lanciato il 23 aprile 2007 dalla base indiana di Sriharikota a bordo di un vettore indiano, Agile era destinato inizialmente a operare solo due anni. Da 13, invece, continua a scrutare il cielo da una quota di 530 chilometri a caccia dei suoi fenomeni più violenti. Un arco di tempo in cui ha compiuto più di 67.000 orbite attorno alla Terra, effettuando tantissime osservazioni del cosmo sia ai raggi X che gamma.
Tra i numerosi traguardi scientifici del satellite, la scoperta dell’emissione di lampi gamma dalla Nebulosa del Granchio, una delle sorgenti più brillanti del cielo. Scoperta che ha vinto nel 2012 con il premio Bruno Rossi, il riconoscimento internazionale più ambito nel campo dell’astrofisica delle alte energie, assegnato ogni anno dall’American Astronomical Society e intitolato al padre della fisica dei raggi cosmici.