Ottenuti i primi circuiti elettronici stampati sui fiori: sempre più flessibili, sono la nuova frontiera dell’elettronica e a renderli possibili sono nuove leghe metalliche che non richiedono alte temperature. La tecnologia, che finora ha permesso di stampare circuiti su petali di rosa, fogli di carta e perfino sulla gelatina, è descritta sulla rivista Advanced Functional Materials dal gruppo dell’Università americana dell’Iowa coordinato da Martin Thuo. Il risultato apre la strada a una nuova generazione di sensori applicabili a diversi tipi di materiali, per controllare ad esempio la solidità di un edificio o il ritmo di crescita delle colture.
Gli ingegneri hanno utilizzato particelle di metalli liquidi come bismuto, indio e stagno, di dimensioni pari a circa 10 milionesimi di metro, per realizzare circuiti elettronici flessibili che possono essere stampati su materiali molto fragili.
Circuiti elettronici stampati su gelatina (fonte: Martin Thuo/Iowa State University)
“Il progetto – ha spiegato Thuo – è nato circa tre anni fa per caso, nel corso di esperimenti progettati per gli studenti, che permettessero d’imparare l’elettronica senza doversi confrontare con la risoluzione di complicate equazioni. Da allora sono nate molte idee su come utilizzare le nuove leghe di metalli liquidi per stampare circuiti, e non ci siamo più fermati. Si tratta di un approccio molto versatile. Uno dei prossimi test che abbiamo in programma – ha concluso – è fare delle stampe su cubetti di ghiaccio o su tessuti biologici ”.