In tempi di quarantena un modo per esplorare la biodiversità e ottenere nuovi dati di campo è quello di ricercare le proprie fotografie nei cellulari e negli hard disk e di renderle disponibili su piattaforme di Citizen Science, ovvero l’attività scientifica collaborativa tra cittadini e ricercatori. I primi possono contare sull’aiuto degli specialisti per approfondire le loro conoscenze, i secondi ottengono dati per le loro ricerche.
E’ quanto è successo lo scorso 18 aprile 2020 quando, grazie all’organizzazione congiunta del Museo di Storia Naturale della Maremma, dell’Associazione Successione Ecologica e del gruppo di ricerca in Zoologia, ZEN lab dell’Università di Firenze, è stato organizzato un Virtual BioBlitz, un evento della durata di dodici ore durante il quale i cittadini sono stati invitati a caricare le loro fotografie di piante, funghi e animali sulla piattaforma di Citizen Science iNaturalist.
La partecipazione è stata al di sopra delle attese, con 164 persone che hanno caricato sulla piattaforma un totale che sfiora le 3400 osservazioni, distribuite su tutto il globo compreso l’Antartide con solo l’Oceania esclusa. Le specie identificate da ben 432 utenti sono in totale 1618 tra piante, funghi e animali e molte ancora rimangono in attesa di riconoscimento.
Alcuni dati appaiono molto preziosi per arricchire la nostra conoscenza sulla distribuzione della biodiversità a livello locale. È il caso di Hyles dahlii. Questa bellissima specie ha una distribuzione particolarissima in quanto, fino a circa venti anni fa, era nota soltanto a Mallorca, Sardegna e Corsica. Nel 1998 il ricercatore Leonardo Dapporto la raccoglie per la prima volta nell’Arcipelago Toscano a Pianosa e nel 2016 Filippo Fabiano a Montecristo. Il fatto che questa falena viva su un numero così ristretto di isole ne fa una delle specie più preziose dell’Arcipelago Toscano.
Come ci insegna la Citizen Science, le scoperte possono essere fatte da tutti. Durante il Virtual BioBlitz Elisa Pasquini, studentessa naturalista della Laurea Magistrale in Conservazione e Gestione della Natura dell’Università di Firenze, ha caricato una fotografia di un bruco di Hyles dahlii per Giannutri. Il suo dato conferma un’osservazione precedente caricata sul Forum Natura Mediterraneo da un amante delle farfalle, Stefano Meraglia. La popolazione di Giannutri, terza isola dell’Arcipelago Toscano in cui questa falena viene segnalata, aggiunge un importante tassello alla sua distribuzione e ci ricorda di come anche per gli insetti più vistosi molto rimanga ancora da scoprire. In entrambi i casi il riconoscimento delle larve si deve a Paolo Mazzei, presidente della appena nata Associazione Lepidotterologica Italiana (ALI) e da sempre impegnatissimo nello studio e nella divulgazione dei Lepidotteri Italiani.
Insomma il Parco Nazionale Arcipelago Toscano non finisce di stupire rivelandosi un contenitore straordinario di biodiversità ed un laboratorio a cielo aperto inesauribile per la ricerca scientifica.