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Coronavirus, 15 giorni per capire se sarà pandemia

La curva dei contagi in Cina che si impenna di ora in ora, la curva dei casi registrati negli altri Paesi che resta pressoche’ piatta: e’ questo grafico che gli esperti tengono d’occhio per capire come sta evolvendo l’epidemia di coronavirus. Se i numeri in continuo aggiornamento suscitano apprensione, saranno in realta’ i prossimi 15 giorni a dire se l’emergenza potra’ rimanere circoscritta alla Cina o se sara’ una pandemia dagli scenari imprevedibili. Secondo gli esperti ci sono comunque ragioni di ottimismo

“Il coronavirus sta evolvendo, la sua adattabilita’ e contagiosita’ appaiono rafforzate”, ha detto Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale per le malattie infettive degli Stati Uniti. E i dati sembrano dargli ragione. “I numeri dell’epidemia continuano a crescere, e’ evidente che non c’e’ alcun rallentamento, anzi: la diffusione e’ ancora molto forte nonostante le eccezionali misure di isolamento adottate, abbiamo migliaia di nuovi casi ogni giorno”, afferma Andrea Gori, infettivologo dell’Universita’ Statale di Milano e direttore dell’Unita’ operativa di malattie infettive del Policlinico di Milano.

Per fortuna, pero’, “la quasi totalita’ dei nuovi casi si registra in Cina, mentre negli altri Paesi si hanno solo casi sporadici importati dalla Cina”.

Questo e’ un dato importante, spiega Gori, “perche’ vuol dire che le incredibili misure di contenimento messe in atto stanno dando i loro frutti”. Per questo bisogna sperare che il cordone sanitario regga anche nelle prossime settimane, “nonostante il pesante impatto che sta avendo sull’economia”.

Considerando che il coronavirus ha circa due settimane di incubazione, possiamo dire che “i prossimi 15 giorni saranno cruciali per capire come evolvera’ l’epidemia: se i casi registrati fuori dalla Cina rimarranno isolati, avremo la dimostrazione che le misure di contenimento attuate dalle autorita’ sanitarie stanno funzionando; in caso contrario, se avremo casi secondari capaci di generare nuovi focolai epidemici al di fuori della Cina, si potrebbe aprire uno scenario di pandemia”. Al momento, conclude l’esperto, “la situazione sembra ancora sotto controllo: credo che ci siano buone ragioni per essere ottimisti e sperare che l’epidemia possa rimanere circoscritta in Cina”.

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