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Coronavirus costato 3.800 miliardi di dollari in mancati consumi

Un calo dei consumi di 3.800 miliardi di dollari e 147 milioni di posti di lavoro persi, ma al testo stesso una riduzione record dei gas serra: è il costo della pandemia da Covid-19 pagato finora dal mondo. A fare i conti è uno studio internazionale coordinato dall’università di Sydney, pubblicato sulla rivista Plos One. 

“Stiamo vivendo il peggior shock economico dalla Grande Depressione e allo stesso tempo avendo il maggior calo di gas serra delle emissioni da quando si sono iniziati a usare i combustibili fossili”, commenta la coordinatrice della ricerca, Arunima Malik. I numeri lo dicono chiaramente.

Oltre al calo dei consumi del 4,2%, pari al Pil della Germania, e della forza lavoro (sempre del 4,2%), sono scesi anche i redditi da salario di 2.100 miliardi (-6%). Complessivamente sono state analizzate 38 regioni nel mondo e 26 settori, traducendo i dati da 12 lingue diverse. Il settore dei trasporti e quello turistico sono stati i più colpiti, mentre a livello geografico la Cina, l’Europa e gli Stati Uniti, con effetti a cascata multipli sull’intera economia mondiale, per via della globalizzazione.

Chi ci ha guardagnato invece è stato l’ambiente. È infatti stato raggiunto il livello più basso di emissioni di gas serra mai osservato, scese di 2,5 miliardi di tonnellate (-4,6%), e sono scesi anche il Pm2.5 (particolato fine) del 3,8%, l’anidride solforosa e ossido di azoto (le emissioni dei combustibili fossili collegati alle malattie respiratorie) del 2,9%. 

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