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Coronavirus: nuovi focolai possono essere domati in tre mesi

I nuovi focolai epidemici da coronavirus possono essere domati in meno di tre mesi se i malati vengono isolati tempestivamente e se i casi ‘nascosti’ vengono scoperti tracciando in maniera efficace i contatti dei contagiati. La guardia deve essere mantenuta alta anche a livello nazionale, perché allentare precocemente le misure di distanziamento sociale potrebbe portare a nuovo picco di contagi in autunno. Lo indicano due studi indipendenti pubblicati sulla rivista The Lancet.

Il primo, coordinato da Rosalind M. Eggo della Scuola di igiene e medicina tropicale di Londra, utilizza un modello matematico per valutare la fattibilità del controllo dei nuovi focolai di Covid-19. I risultati mostrano che per domarli bisognerebbe tracciare almeno il 70% dei contatti dei contagiati. In caso contrario le probabilità di successo si riducono, così come nel caso in cui l’isolamento venga attuato tardivamente dall’insorgenza dei sintomi o nel caso in cui sia particolarmente rilevante la trasmissione del virus da parte di persone asintomatiche. Le incertezze dominano anche il secondo studio su Lancet coordinato da T. Déirdre Hollingsworth dell’Università di Oxford, che prova a valutare l’efficacia delle misure di mitigazione messe in atto su scala nazionale dalle autorità governative.

I ricercatori, che parlano già di pandemia, sostengono che “i governi non potranno minimizzare le morti da coronavirus e allo stesso tempo anche l’impatto economico della diffusione del virus”. Sottolineano quindi che se le misure di distanziamento sociale vengono allentate dopo pochi mesi per dare respiro all’economia, il rischio è che si ripresentino nuovi picchi di contagio in autunno. “Decisioni difficili attendono i governi”, scrivono gli autori dello studio. “La risposta dei singoli individui alle raccomandazioni per prevenire la trasmissione del contagio sarà importante quanto le azioni del governo, se non di più. Le strategie comunicative del governo per informare i cittadini sui modi per evitare l’infezione sono vitali, al pari degli aiuti straordinari per gestire il calo dell’economia”.

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