Individuato un nuovo meccanismo molecolare che rende immortali le cellule tumorali: si tratta di una mutazione che toglie il freno alla telomerasi, l’enzima anti-età che allunga i cromosomi consentendo alla cellula di continuare a replicarsi. L’hanno vista in azione i ricercatori dell’Università di Montreal, grazie ad avanzate tecniche di microscopia che hanno permesso per la prima volta di evidenziare con marcatori fluorescenti le singole molecole di telomerasi. Lo studio, pubblicato sulla rivista Molecular Cell, potrebbe aprire la strada a nuove terapie anticancro.
“Probabilmente ci vorranno anni, ma questo è un importante primo passo”, spiega il biochimico Pascal Chartrand. “Questa nuova tecnologia ci offre dettagli a sufficienza sul modo in cui opera a livello molecolare un attore cruciale del cancro: è il primo passo verso lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche che ne blocchino l’attività”.
Le osservazioni al microscopio hanno mostrato che la telomerasi sonda continuamente le estremità dei cromosomi per verificarne la lunghezza: se durante la replicazione diventano troppo corti, infatti, la cellula smette di dividersi ed entra in uno stato di senescenza, tipico dell’invecchiamento. La telomerasi cerca di contrastare questo fenomeno aggiungendo delle sequenze di Dna non codificante alle estremità dei cromosomi.
Normalmente la sua attività tende a ridursi col passare del tempo. In caso di tumore, invece, la telomerasi resta sempre attiva, permettendo alle cellule di continuare a replicarsi all’infinito diventando di fatto immortali. Questo può accadere se insorge una mutazione in un fattore di controllo della telomerasi: in questo caso l’enzima, senza freni, ha libero accesso alle estremità dei cromosomi e favorisce la formazione del tumore.