Scoperta la molecola che ripulisce gli ingranaggi della memoria. È la spermidina, sostanza isolata per la prima volta nel liquido seminale maschile e naturalmente presente in molti cibi. È in grado di correggere i difetti della memoria, rimettendo in moto i neuroni, grazie alla sua azione di pulizia degli aggregati proteici tossici accumulati nel cervello.
Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Aging Cell dai ricercatori dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibbc) di Monterotondo (Roma), e dell’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Pozzuoli (Napoli), coordinati da Elvira De Leonibus.
“I sintomi di declino mentale si associano in genere all’accumulo nei neuroni di aggregati proteici che possono formare delle fibrille o dei filamenti, potenzialmente tossici per le cellule”, spiega De Leonibus. “In una cellula giovane questi aggregati, considerati scarti cellulari, sono riciclati all’interno di organelli, i lisosomi, che li scompongono e ne riciclano i costituenti. Con l’invecchiamento però – aggiunge la studiosa – gli aggregati aumentano e la capacità degradativa dei lisosomi si riduce”.
I ricercatori hanno dimostrato che la spermidina stimola proprio questo processo di pulizia interna delle cellule, aiutando l’attività dei lisosomi, ed evitando che si ingolfino per l’accumulo di aggregati, Soprattutto nelle cellule dell’ippocampo, una regione del cervello cruciale per la memoria.