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Fase 2, è tornato il rumore di fondo dell’Italia

Si ‘sente’ che sono riprese le attività e le uscite con la Fase 2: il rumore sismico ambientale, ossia il ‘rumore di fondo’ del Paese, è risalito. Come ha rilevato l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), dopo il calo delle vibrazioni sismiche di fondo (il cosiddetto rumore sismico ambientale) registrato durante il lockdown in quasi tutta Italia e in altri Paesi, i livelli di rumore di fondo nelle ore diurne dei giorni feriali sono rientrati praticamente nella norma.

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Rumore sismico ambientale rilevato dalla stazione sismica MILN installata a Milano e calcolato nelle ore diurne a partire dal primo gennaio 2019 al 17 maggio 2020 (fonte: INGV)

La rete di monitoraggio sismico aveva rilevato una leggera risalita del rumore sismico già a partire dalla seconda settimana di aprile, fino al quasi totale recupero nei primi giorni di maggio. La riduzione del rumore sismico era stata evidente soprattutto nei giorni feriali e nelle ore diurne. Al termine del lockdown, con la riapertura delle attività produttive non essenziali, i livelli di rumore di fondo nelle ore diurne dei giorni feriali sono rientrati praticamente nella norma. I valori minimi raggiunti nei primi giorni di aprile avevano superato i minimi registrati in tutto l’anno precedente in occasione di festività e domeniche.

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