Il mondo scientifico in silenzio contro il razzismo. Laboratori, università e società scientifiche scioperano il 10 giugno interrompendo le loro attività per aderire alla giornata di sostegno al movimento Black Lives Matter, lanciando gli hashtag #ShutDownSTEM, #Strike4BlackLives e #ShutDownAcademia. Diverse riviste scientifiche sospendono le pubblicazioni, mentre Nature sposta a giovedì l’uscita del mercoledì e fa mea culpa a nome di tutte le riviste scientifiche che negli anni hanno dato poco spazio ai ricercatori di colore.
“Nature è contraria a tutte le forme di razzismo. Ma alle parole vanno seguiti fatti”, si legge nell’editoriale. La rivista riconosce di essere “una delle istituzioni ‘bianche’ responsabili del pregiudizio nella ricerca e borse di studio, negando spazio ai ricercatori di colore. La scienza è stata, e rimane, complice di questo razzismo sistemico e deve lottare più duramente per correggere queste ingiustizie e amplificare le voci marginalizzate”, continua.
Come Nature, anche molti laboratori universitari, società scientifiche e riviste di settore dedicheranno la giornata all’uguaglianza razziale e inclusione. “I bianchi e le altre persone non nere devono lavorare per eradicare il razzismo contro i neri. Come membri della comunità globale accademica e delle scienze abbiamo l’obbligo etico di porre fine a questa situazione”, scrivono gli organizzatori di #ShutDownSTEM sul loro sito.
Tanti i seminari e conferenze virtuali organizzati, come quelli delle università della California di Irvine, New Hampshire o Massachussets institute of technology (Mit) per parlare sugli afroamericani nell’università, mentre all’università di Chicago i ricercatori marceranno nei campus.