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Geoscienze News, il buco dell’ozono

Al buco dell’ozono, alla sua storia e al suo futuro, è dedicata la nuova puntata di Geoscienze News, il TG web dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) realizzato in collaborazione con il canale Scienza&Tecnica dell’Ansa.
A spiegare il fenomeno della distruzione dell’ozono stratosferico e la formazione del buco dell’ozono sull’Antartide è Giovanni Muscari, dell’Ingv. La funzione fondamentale di questo gas, che alla quota compresa fra 15 e 25 chilometri agisce come uno schermo dai raggi ultravioletti più pericolosi per l’uomo. Sotto accusa i Clorofluorocarburi (Cfc), messi al bando nel 1987 dal protocollo di Montreal.

Secondo i modelli attuali, per il 2060 il buco dell’ozono smetterà di formarsi; nel frattempo il suo comportamento continua a essere seguito senza sosta grazie agli strumenti del Laboratorio di telerilevamento atmosferico dell’Ingv presso la base area di Thule, nella Groenlandia nord-occidentale, e grazie ad altri strumenti gestiti in collaborazione dall’Ingv con l’Università Sapienza di Roma e l’Enea.

Nella seconda parte del TG delle Geoscienze, infine, l’aggiornamento relativo ai terremoti registrati dalla rete sismica nazionale dalla fine di luglio a oggi, per un totale di oltre 2.000.

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