Ci siamo lasciati alle spalle il giugno più caldo mai registrato in Europa e nel mondo da quando c’è disponibilità di dati, a partire cioè dal 1850. Nel Vecchio Continente, in particolare, la temperatura media è stata di oltre 2 gradi sopra la norma, anche per effetto dell’anomala ondata di calore che a fine mese ha fatto boccheggiare Paesi come Italia, Francia, Spagna e Germania con temperature tra i 6 e i 10 gradi sopra la media del periodo calcolata sugli ultimi 30 anni. A confermarlo sono i dati pubblicati dal servizio per il cambiamento climatico di Copernicus (C3S), il programma europeo di osservazione satellitare della Terra gestito da Commissione europea e Agenzia spaziale europea (Esa).
In passato in Europa si sono registrati più volte dei picchi delle temperature che nel mese di giugno sono salite di oltre un grado sopra la norma: è accaduto per esempio nel 1901, nel 1917 e nel 1999. Giugno 2019 rappresenta comunque un’eccezione, perché il suo picco arriva al culmine di un generale innalzamento delle temperature europee di circa 1,5 gradi che si è registrato negli ultimi 150 anni. Allargando l’analisi agli archivi storici, si osserva che la temperatura media di giugno 2019 è addirittura di 3 gradi sopra la media calcolata tra il 1850 e il 1900. I dati più recenti, invece, indicano che l’ondata di calore che abbiamo vissuto tra il 25 e il 29 giugno, a causa dello spostamento di una massa di aria calda proveniente dal Sahara, è stata intensa ma meno persistente rispetto a quella dell’estate 2018.
Le temperature roventi, sommate a quelle che nei giorni precedenti erano state registrate nell’est Europa, hanno fatto sì che la media del mese salisse di un grado sopra il precedente record del giugno 1999, e un grado sopra le attese secondo i trend degli ultimi decenni.
“I nostri dati dimostrano che le temperature nel sud-ovest dell’Europa durante l’ultima settimana di giugno sono state insolitamente alte: sebbene sia stato un’eccezione, è probabile che in futuro vedremo sempre più spesso questo genere di eventi a causa del cambiamento climatico”, commenta Jean-Noel Thépaut, a capo del C3S. Anche a livello globale la temperatura media di giugno è stata la più bollente mai rilevata, più alta di 0,1 gradi anche rispetto al precedente record di giugno 2016, segnato dagli effetti de El Nino.