Dai satelliti della Nasa arrivano le foto degli incendi in California, che mostrano la colonna di fumo trascinata dai venti lungo la costa. Nel frattempo grazie ai satelliti europei è stato messo a punto l’Atlante mondiale degli incendi, rivelando che il 49% di quelli scoppiati nell’agosto 2019 si sono verificati in Asia, circa il 28% in Sud America, il 16% in Africa e il resto fra Nord America, Europa e Oceania.
Il satellite Terra della Nasa ha catturato l’immagine della colonna di fumo prodotta dall’incendio Kincaid nella contea di Sonoma, che si è esteso per oltre 250 chilometri quadrati. I venti che soffiano a 60-80 chilometri orari da Nord Est, associati a una bassa umidità, stanno creando condizioni favorevoli alla diffusione dell’incendio, mentre le strade strette e i terreni scoscesi rendono molto difficile per i soccorsi accedere all’area colpita. I satelliti, rileva la Nasa, sono spesso i primi a individuare gli incendi nelle aree remote e le informazioni vengono inviate direttamente ai responsabili locali delle zone colpite a poche ore dal passaggio del satellite.
Cruciali per monitorare gli incendi sono anche i satelliti del programma Copernicus dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e della Commissione Europea, che hanno realizzato la mappa degli incendi di tutto il mondo. I dati catturati dal satellite Sentinel-3, per esempio, indicano che nell’agosto 2019 gli incendi sono stati quasi cinque volte più numerosi rispetto all’agosto 2018: 79.000, rispetto ai 16.000 rilevati nello stesso periodo dell’anno scorso; la maggior dei quali sono avvenuti in Asia.
I sensori sui satelliti, spiega l’Esa, identificano la radiazione infrarossa termica per misurare la temperatura delle superfici terrestri. Queste informazioni vengono utilizzate per rilevare e monitorare il calore emesso dagli incendi.
Il monitoraggio degli incendi è importante non solo per i soccorsi, ma per lo studio sul clima per l’impatto significativo che hanno sulle emissioni atmosferiche globali, in quanto la combustione delle foreste contribuisce ai budget globali dei gas serra, come l’anidride carbonica.