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I gabbiani di città preferiscono il cibo toccato dagli umani

I gabbiani che vivono in città preferiscono il cibo che è stato toccato dagli umani: a dimostrarlo è un esperimento condotto per strada dai ricercatori britannici dell’Università di Exeter. I risultati, pubblicati sulla rivista Royal Society Open Science, suggeriscono che la cattiva gestione dei rifiuti urbani potrebbe rafforzare questa abitudine dei pennuti, aumentandone la presenza nelle aree urbane e stravolgendo la loro alimentazione.

“Sebbene i gabbiani siano comuni in molte città, sappiamo ancora poco del loro comportamento nell’ambiente urbano”, spiega la coordinatrice dello studio Madeleine Goumas. “Abbiamo quindi pensato di indagare se sono semplicemente attratti dalla vista del cibo o se le azioni delle persone possono in qualche modo attirare la loro attenzione su oggetti specifici”. Per scoprirlo, la ricercatrice ha avvicinato singoli gabbiani incontrati per strada in due città della Cornovaglia e ha posto davanti a loro due secchielli che nascondevano dei dolcetti incartati. Dopo aver rimosso i contenitori, ha tenuto in mano per 20 secondi uno dei due dolci e poi lo ha ributtato per terra vicino all’altro, per poi allontanarsi. Dei 38 gabbiani messi alla prova, 24 hanno beccato uno dei due dolci e 19 di loro (il 79%) ha scelto proprio quello che era stato tenuto in mano.

L’esperimento è stato ripetuto usando delle spugne al posto dei dolci, ma in questo caso i gabbiani hanno beccato con la stessa probabilità i due oggetti, dimostrando di osservare il comportamento umano solo quando in gioco c’è del cibo.

I volatili al centro dello studio sono gabbiani reali nordici, ‘parenti’ dei gabbiani reali del Mediterraneo “che ormai nidificano anche a Roma e Venezia”, spiega Andrea Galimberti, zoologo dell’Università di Milano-Bicocca. “La loro presenza è aumentata negli ultimi 20 anni perché in città trovano una fonte inesauribile di cibo, l’assenza di competitori e la protezione dai predatori garantita dalla presenza dell’uomo. Sono uccelli intelligenti in grado di apprendere nuove tecniche di foraggiamento per poi tramandarle da una generazione all’altra: per scoraggiare la loro presenza, è cruciale educare i cittadini a non lasciare resti di cibo a terra e soprattutto migliorare la gestione dei rifiuti urbani, in modo che non restino in strada per giorni e giorni”.

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