Debutto in sala operatoria per Musa, il primo robot per la super-microchirurgia, che con le sue ‘dita’ meccaniche permette di intervenire su strutture finissime come i vasi di 0,3 millimetri di diametro. Progettato per migliorare l’esito dell’intervento stabilizzando i movimenti del chirurgo su scala submillimetrica, è stato sperimentato con successo su un piccolo gruppo di donne con problemi ai vasi linfatici provocati dal tumore del seno. I risultati di questo studio pilota sono pubblicati sulla rivista Nature Communications dall’Università di Maastricht in collaborazione con l’Università tecnica di Eindhoven.
Nella sperimentazione sono state arruolate 20 donne con linfedema: 8 sono state sottoposte a intervento assistito dal robot Musa, mentre altre 12 sono state operate con tecnica manuale. I ricercatori hanno quindi valutato la durata dell’intervento, la qualità delle suture praticate tra i vasi sanguigni e linfatici (anostomosi linfatico-venose) e gli esiti dell’operazione a uno e tre mesi di distanza.
I dati raccolti confermano che è possibile completare un intervento di super-microchirurgia con l’assistenza del robot, e che i risultati ottenuti portano a un miglioramento della qualità di vita del paziente. Secondo gli autori dello studio, questi primi risultati sono molto incoraggianti, anche se dovranno essere confermati da studi clinici più ampi, condotti su più pazienti arruolati in centri differenti.