Un miliardo di utenti collegati con lo smartphone a fine estate, 26 satelliti in orbita e la sfida delle auto autonome: sono i numeri del successo di Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare gestito dall’agenzia dell’Unione Europea Gsa Global navigation Satellite systems Agency), che a due anni dalla sua piena operatività si erge a gigante nella navigazione satellitare, più accurato anche del sistema americano Gps.
“Galileo sta avendo un riscontro straordinario in molti settori e l’investimento dell’Ue ha grande valenza strategica”, spiega all’ANSA Carlo des Dorides, direttore della Gsa, sottolineando che “il mercato degli smartphone è quello con i numeri più grandi, tanto che dopo l’estate Galileo raggiungerà il miliardo di utenti compatibili nel mondo”.
Una svolta tecnologica che non si ferma ai chip degli smartphone, ma si allarga a trasporti e agricoltura di precisione. “Per il settore auto siamo alla vigilia di una rivoluzione straordinaria, la prima auto autonoma – prosegue des Dorides – sarà realtà in un paio di anni e Galileo giocherà un ruolo fondamentale: le principali case automobilistiche, dalla Mercedes alla Fiat, dalla BMW alla Volkswagen, sono impegnate nello sviluppo di terminali multifunzionali che renderanno completa la macchina del futuro, capace anche di chiamate d’emergenza e del pagamento dei pedaggi”.
La corsa dell’Europa allo spazio “vale circa il 10% del Pil europeo”, ricorda des Dorides, e l’Italia è fra i Paesi più propensi a innovare e investire nel settore. “Attiva con Leonardo nello sviluppo di Galileo, l’Italia è ai primissimi posti per proposte e volumi di finanziamento anche nei progetti di sviluppo spaziale nell’ambito del programma Horizon 2020”.