A 50 anni dallo storico sbarco dell’Apollo 11, la Nasa punta a tornare sulla Luna con 12 nuovi esperimenti. Potrebbero partire “entro la fine del 2019, in base alla disponibilità dei veicoli commerciali senza equipaggio per il loro trasporto”. Ne dà notizia la stessa agenzia spaziale Usa sul proprio sito. I nuovi esperimenti rientrano in un programma più ampio della Nasa che punta a sbarcare di nuovo con astronauti sul nostro satellite entro la fine del decennio, stavolta per restarci e utilizzarlo come trampolino di lancio per un viaggio più lontano e ambizioso, quello verso Marte.
“La vicinanza della Luna alla Terra la rende una preziosa base di partenza per l’esplorazione umana”, ha detto l’amministratore delegato Nasa Jim Bridenstine. L’agenzia spaziale americana ha in programma di realizzare nei prossimi anni una stazione orbitale intorno alla Luna, il Lunar Gateway, un avamposto per lo sbarco di astronauti sulla superficie del nostro satellite, e in futuro su Marte. “La Luna ha, infatti, un valore scientifico e un potenziale enormi per la produzione di preziose risorse, come acqua e ossigeno”, ha aggiunto Bridenstine.
L’annuncio dei nuovi esperimenti arriva negli stessi giorni del viaggio verso la Luna del primo rover privato, costruito da Israele e lanciato dalla SpaceX di Elon Musk. I 12 esperimenti spaziano dallo studio delle radiazioni sulla superficie della Luna alla composizione del suolo, dall’analisi della quantità di idrogeno allo studio di atmosfera e campo magnetico lunari. Nove società statunitensi, vincitrici della selezione che si è svolta a novembre del 2018, stanno sviluppando i veicoli che porteranno i nuovi esperimenti sulla Luna. Ma la Nasa guarda già oltre, e ha avviato un nuovo bando per la scelta di altri esperimenti che affiancheranno i 12 appena selezionati.