Per ora è solo virtuale, ma il progetto è completo di tutte le variabili indispensabili a progettare un centro urbano marziano. Le case saranno costruite da robot che,servendosi della sabbia, realizzeranno case con il metodo della stampa 3D
(Venezia Today)
Un progetto veneziano, quello presentato sabato a San Donà, nell’ambito della visualizzazione architettonica, riconosciuto a livello internazionale. È Marineris City: la prima città su Marte, con oltre un milione di abitanti, con cui l’azienda State of Art ha conquistato il primo premio nella competizione mondiale Mars Home Planet Rendering.“
L’azienda è oggi un riferimento per la formazione degli artisti di rendering e per tutte le realtà interessate a preparare i propri collaboratori nell’ambito della resa fotorealistica di progetti architettonici statici, di animazione e realtà virtuale. «La possibilità di immaginare il futuro con l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini – ha sottolineato il sindaco di San Donà Andrea Cereser – è certamente sfidante». Gli ospiti hanno potuto sperimentare dal vivo l’esperienza della passeggiata su Marte. Un’occasione unica, in cui, grazie alla tecnologia virtuale, è stato possibile scoprire “di persona” l’impianto urbanistico di Marineris City con i suoi edifici, le risorse idriche ed elettriche, gli spazi verdi e gli impianti di distribuzione.“
L’intero progetto Marineris City ha dovuto tenere in considerazione le particolari condizioni del pianeta rosso, ostili per la vita umana. Su indicazione di Hp e di Nvidia, promotori della competizione, oltre che della Nasa, fornitore delle mappe reali di Marte, il team di State of Art ha dovuto studiare le caratteristiche del pianeta al fine di simulare la produzione in loco di tutto il materiale necessario per la costruzione e sopravvivenza della città stessa. Strutture e materiali utilizzati sono stati creati a partire da sostanze presenti sul suolo marziano, grazie ad appositi robot che stampano in 3d la sabbia raccolta dal suolo. Per l’energia elettrica sono stati sfruttati moderni sistemi produttivi come per esempio reattori a fissione nucleare. State of Art ha inoltre pensato a un possibile sistema per la produzione di acqua e per la coltivazione di cereali ed ortaggi. Un progetto virtuale e completo che oggi è possibile ammirare grazie alle ultime tecnologie della realtà virtuale.“
Un premio che è un invito a immaginare, creare e virtualmente sperimentare una civiltà sofisticata su Marte. Il prossimo passo da gigante per l’umanità, una nuova casa per un milione di esseri umani. La competizione ha visto in gara oltre 400 team e 12 mila persone. Le valutazioni si sono basate su criteri specifici quali l’originalità, la creatività, la qualità del render e il rispetto delle leggi fisiche di Marte.