Una videocamera delle dimensioni di un pollice ha le carte in regola per diventare il futuro ‘occhio’ di vetture autonome, robot e satelliti per analizzare la composizione dell’atmosfera in cerca di inquinanti, o per scoprire oggetti nascosti. A metterla a punto, è stato il gruppo della Scuola di ingegneria e scienze applicate John Paulson, dell’Università americana di Harvard, che la descrive sulla rivista Science.
Si tratta di una videocamera in miniatura, del diametro di un paio di centimetri appena, come la fotocamera di uno smartphone. È un dispositivo che sfrutta una particolare proprietà della luce, la polarizzazione, cioè la capacità delle onde luminose di vibrare in una specifica direzione.
Ha il diametro di un paio di centimetri la videocamera che riesce a vedere aspetti degli oggetti invisibili all’occhio umano (fonte: Eliza Grinnell/Harvard SEAS)
“La luce polarizzata – hanno spiegato gli autori dello studio – è invisibile all’occhio umano, ma fornisce molte informazioni sugli oggetti con i quali interagisce, permettendo ad esempio di scoprirne piccoli difetti”, hanno precisato. “La maggior parte delle videocamere può, infatti, rivelare l’intensità e il colore della luce, ma non la sua polarizzazione. Questo piccolo dispositivo rappresenta quindi un nuovo occhio che – hanno aggiunto gli esperti – ci permette di vedere come la luce è riflessa e trasmessa dal mondo intorno a noi. Grazie a questo strumento – hanno concluso – potremo fare una ricostruzione in 3D di un oggetto e capire, ad esempio, se è naturale o fatto dall’uomo, anche se in entrambi i casi hanno la stessa forma e colore”.