Partita come da programma la Starliner: la navetta costruita dalla Boeing per la Nasa ha lasciato la base di Cape Canaveral (Florida) con un lanciatore Atlas V alle 12,37 italiane. La capsula, senza equipaggio, è diretta alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), dove ad accoglierla ci sono i sei membri dell’equipaggio al comando di Luca Parmitano, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Con la Crew Dragon della SpaceX potrebbe restituire agli Stati Uniti la capacità di trasportare uomini nello spazio. E’ il test definitivo prima di poter dare il via libera al trasporto degli astronauti e il suo successo darà il via libera al primo volo di un equipaggio con un veicolo americano dopo l’uscita di scena dello Space Shuttle, nel 2011.
L’obiettivo di questo test di volo è provare la capacità dei sistemi operativi della Starliner in orbita, come quelli di attracco alla Iss, comunicazione, controllo ambientale e propulsione, e raccogliere dati che certifichino la capacità della navetta di trasportare sulla Stazione Spaziale e riportare indietro sulla Terra un equipaggio umano.
A bordo della Starliner c’è Rosie (chiamata così in onore di Rosie la Rivettatrice, icona culturale degli Stati Uniti, che rappresenta le donne americane che lavoravano nelle fabbriche durante la seconda guerra mondiale), una sorta di manichino con l’aspetto di un astronauta, vestito con la tuta, che darà informazioni importanti sull’esperienza di volo per l’equipaggio grazie ai suoi 15 sensori. Con lei a bordo c’è anche un enorme peluche di Snoopy spaziale.