E’ entrato nel Guinness dei primati, l’astrolabio più antico del mondo, che risale agli anni compresi fra il 1496 e il 1501. Era a bordo delle navi portoghesi di Vasco de Gama all’epoca del suo secondo viaggio in India e la sua autenticità è stata dimostrata dall’università britannica di Warwick. La ricerca è pubblicata sull’International Journal of Nautical Archaeologys.
L’astrolabio, che permetteva di localizzare la posizione di corpi celesti, come il Sole, per orientarsi ai fini della navigazione, è stato scoperto nel 2014 in un relitto che era affondato al largo dell’Oman e al cui comando c’era stato lo zio del grande navigatore ed esploratore portoghese, Vicente Sodrè.
Sin dal momento della scoperta si era sospettato che il disco di piombo con un foro al centro fosse un astrolabio, ma solo ora i ricercatori sono riusciti a certificarne l’identità, grazie alle immagini catturate con uno scanner laser, che hanno permesso di creare un modello virtuale 3D del disco. Questo ha permesso di identificare 18 tacche disposte a raggiera e usate per calcolare l’altezza del Sole, separate l’una dall’altra da angoli di 5 gradi.
“L’utilizzo della scansione laser – ha detto Mark Williams – ci ha permesso di confermare l’identità del primo astrolabio conosciuto”. Senza la scansione laser non si sarebbe saputo dell’esistenza delle tacche, che erano invisibili a occhio nudo, dimostrando senza ombra di dubbio che il disco era l’astrolabio di un marinaio.
Chiamato astrolabio di Sodré, lo strumento è diverso da tutti gli altri astrolabi di marina perché è l’unico con una provenienza verificabile ed è l’unico esemplare decorato con un simbolo nazionale, cioè lo stemma reale del Portogallo.
Gli astrolabi sono i manufatti più rari che si possano trovare nei siti degli antichi naufragi. Infatti ne sono noti appena 104 esemplari al mondo.(ANSA).