Le api affamate ‘mordono’ le foglie creando dei buchi e spronando le piante ad anticipare la fioritura di alcune settimane. Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Science dal gruppo del Politecnico Federale di Zurigo, coordinato da Mark Mescher e Consuelo De Moraes.
I ricercatori si sono accorti di questo strano comportamento per caso, mentre studiavano come le api rispondono agli odori delle piante, notando la presenza di strani buchi nelle foglie a forma di mezzaluna. All’inizio, pensavano che le api succhiassero la linfa delle foglie. Ma non restavano abbastanza a lungo, né riportavano parti delle foglie indietro alle loro colonie.
Hanno allora pensato che si trattasse di una strategia per spingere i fiori a sbocciare prima. Le piante, infatti, in presenza di condizioni di stress, come malattia o siccità, reagiscono anticipando la fioritura, e quindi l’impollinazione. Questo modo di fare delle api, hanno spiegato gli autori dello studio, è frequente soprattutto nelle regine che, per costruire le loro colonie, hanno la necessità di raccogliere più polline e nettare possibile.
I ricercatori hanno dimostrato che le api sono in grado di indurre la fioritura anticipata di due settimane. Rimangono da chiarire i dettagli biochimici di questo comportamento, a partire dalla sua evoluzione negli insetti impollinatori. Una spiegazione, concludono gli esperti, è che la fioritura sia innescata da sostanze presenti nella saliva delle api, forse simili a quelle dei bruchi, che innescano nelle piante una pronta risposta di difesa a una situazione di stress.