Durante la stagione dell’accoppiamento i maschi di foca grigia battono le pinne sott’acqua, generando un sonoro ‘clap’ che serve ad allontanare i rivali e attrarre le potenziali partner. A documentare questo comportamento, mai osservato prima in natura, è un video registrato dopo 17 anni di riprese subacquee dal naturalista Ben Burville, dell’Università di Newcastle. Le immagini sono oggetto di uno studio pubblicato sulla rivista Marine Mammal Science da un gruppo internazionale di ricerca guidato dalla Monash University di Melbourne, in Australia.
“La scoperta delle foche che applaudono potrebbe non sembrare così sorprendente, dal momento che questi animali sono noti per come battono le pinne negli zoo e negli acquari – commenta David Hocking, coordinatore dello studio presso la Monash University – ma se in cattività sono spesso addestrati ad applaudire per il nostro divertimento, queste foche grigie lo fanno in natura in modo spontaneo”.
Il rumore generato con le pinne dal maschio ripreso nel video “è incredibilmente forte”, aggiunge Burville. “Come fa una foca a produrlo sott’acqua dove non c’è aria da comprimere tra le pinne?”.
“Altre specie di mammiferi marini possono produrre simili suoni percussivi battendo l’acqua con il loro corpo o la coda”, ricorda Alistair Evans della Monash University. “In base al contesto – prosegue Hocking – il suono può mettere in guardia i rivali e/o attrarre potenziali partner. Pensiamo a un gorilla che si batte il petto, per esempio: proprio come la foca, vuole dire ‘sono forte, state alla larga’, e ‘sono forte, i miei geni sono buoni'”.
Conoscere questa forma di comunicazione è molto importante, spiegano gli studiosi, perché permetterà di capire se l’inquinamento acustico prodotto dall’uomo può in qualche modo interferire con l’accoppiamento delle foche.