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L’elemento pesante nato da una catastrofe cosmica

Dimostrata per la prima volta la nascita di un elemento pesante, lo stronzio, dalla collisione degli oggetti cosmici più densi conosciuti, le stelle di neutroni. La scoperta è pubblicata sulla rivista Nature dal gruppo dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso) coordinato da Darach Watson, dell’Università danese di Copenaghen. Si completa così il puzzle relativo all’origine cosmica degli elementi, a 150 anni dalla prima pubblicazione della tavola periodica degli elementi di Dmitrij Mendeleev.


La zona di cielo in cui si trova la galassia NGC 4993, in cui è avvenuta la fusione tra due stelle di neutroni (fonte: ESO and Digitized Sky Survey 2)

Le impronte dello stronzio sono state scovate dal Very Large Telescope (Vlt) dell’Eso, grazie al suo strumento X-shooter. Questo elemento pesante si è formato nella galassia NGC 4993, nella costellazione dell’Idra, nel corso dello stesso evento, divenuto famoso il 17 agosto 2017 per essere stato la prima sorgente di onde gravitazionali generate dalla fusione di due stelle di neutroni.

Queste ultime sono così dense che un cucchiaino della loro materia ha una massa pari a circa 1 miliardo di tonnellate, quasi quanto 170 milioni di elefanti africani. La fusione delle stelle di neutroni ha segnato l’alba della cosiddetta astronomia multimessaggera ed è stata anche una fucina di elementi pesanti, come oro e platino. A questi si è aggiunto adesso l’ultimo tassello del puzzle, lo stronzio.

 

“Rianalizzando i dati della fusione del 2017 – ha spiegato Watson – abbiamo ora identificato in questa palla di fuoco la firma di un elemento pesante, lo stronzio. Che – ha concluso – dimostra come sia la collisione delle stelle di neutroni a creare questo elemento nell’universo”.

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