L’intelligenza artificiale non sa vedere il futuro, ma è sulla buona strada: grazie ad un nuovo algoritmo può prevedere se un film potrà funzionare bene con critica e pubblico solo sulla base del riassunto scritto della trama. Con ulteriori rifiniture, in futuro questa tecnologia potrebbe aiutare i produttori cinematografici a capire se una pellicola sarà un flop o meno prima ancora di essere realizzata. Lo ha spiegato Mellissa Roemmele, dell’università della California del Sud, allo Storytelling Workshop 2019 a Firenze.
Per testare diversi modelli del sistema, i ricercatori hanno utilizzato i riassunti delle trame di oltre 42.000 film di tutto il mondo, molti dei quali raccolti da Wikipedia, ‘sezionandoli’ frase per frase e usando su ciascuno la cosiddetta ‘analisi del sentimento’. Le frasi considerate positive, come ‘Thor ama il suo martello’, ricevevano un punteggio vicino a 1, mentre quelle considerate negative, come ‘Thor è coinvolto in una lotta’, un punteggio vicino a -1.
Generalmente i film di successo, come ‘Alice nel paese delle meraviglie’ del 1951, hanno frequenti fluttuazioni nel gradimento del pubblico, mentre gli insuccessi hanno un andamento più stabile.
Non è importante se i film abbiano un lieto fine, dicono i ricercatori, ma che i sentimenti cambino spesso, come indicano le classifiche stilate per ciascuna trama analizzata e poi sintetizzate in un unico punteggio.
I ricercatori hanno testato tre diversi metodi per arrivare a un punteggio finale. Tutti e tre potevano prevedere abbastanza accuratamente se un film sarebbe stato sgradito, e un metodo in particolare ha funzionato bene per indovinare quali thriller e commedie sarebbero stati odiati dai critici.
Si sono invece rivelati meno efficienti nell’indovinare quali film avrebbero avuto successo, ma davano risultati più accurati comunque di una scelta casuale. In futuro, concludono i ricercatori, questi metodi potrebbero arrivare a prevedere quanto un film potrebbe guadagnare al botteghino ed essere di aiuto per gli sceneggiatori.