Dopo aver sfidato l’uomo ai videogiochi e averlo battuto a dama cinese e a poker, l’intelligenza artificiale risolve il cubo di Rubik. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Machine Intelligence dal gruppo dell’Università della California a Irvine, coordinato da Pierre Baldi.
Non si tratta solo di una prova di abilità, fanno notare gli autori dello studio. “Un problema con un numero così alto di combinazioni – sottolineano gli esperti – può, infatti, aiutare a risolvere questioni altrettanto complesse, come decifrare la struttura finale delle proteine.
Il sistema di intelligenza artificiale sviluppato dal gruppo di Baldi, chiamato ‘DeepCubeA’, è stato in grado di risolvere il cubo di Rubik, utilizzando meno memoria rispetto a quella impiegata dai tradizionali algoritmi.
Non è la prima sfida vinta dall’intelligenza artificiale, soprattutto nel confronto con l’uomo. Una delle prime vittorie di un computer sull’uomo è quella di Deep Blue della Ibm, diventato famoso nel 1997 per aver battuto il campione mondiale di scacchi, Garry Kasparov.
Un altro esempio è il programma AlphaGo, della Google DeepMind, che nel 2016 ha sfidato e battuto 4-1 uno dei campioni del mondo nell’antico gioco da tavola cinese, il Go, considerato uno dei più intuitivi e difficili per il numero pressoché infinito di mosse possibili.