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L’isola che non c’è fotografata dai satelliti

L’isola che non c’è è stata fotografata dai satelliti, prima di essere nuovamente inghiottita dal mare: è un vulcano di fango emerso  nel 2013 vicino la costa del Pakistan durante un devastante terremoto di magnitudo 7.7, che ha fatto più di 800 vittime e raso al suolo oltre 21.000 abitazioni.

Soprannominata Zalzala Koh, “Montagna Terremoto” in lingua Urdu, è ormai scomparsa sotto il livello del mare, come si vede dalla foto scattata dal satellite Landsat 8 della Nasa il 27 aprile 2019, ma non è detto che sia una fine definitiva. Ivulcani di fango, infatti, possono apparire più di una volta.

I vulcani di fango si formano quando liquami fangosi vengono spinti in superficie da acqua e gas sotto pressione che filtrano da fratture del terreno o faglie. È un fenomeno conosciuto in tutto il pianeta, ma quelli emersi lungo la costa del Pakistan tendono ad essere di dimensioni piuttosto grandi, a causa della collisione in corso tra la placca arabica e quella euroasiatica.


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Inizialmente, questa isola “temporanea” è emersa per circa 20 metri sopra il livello del mare, con dimensioni di circa 27.000 metri quadri: enorme se messa a confronto con la maggior parte dei vulcani di fango conosciuti. A causa della loro composizione queste formazioni sono soggette ad una rapida erosione, verificatasi anche nel caso di Zalzala Koh, ma la sua scomparsa potrebbe essere solo provvisoria, come è già avvenuto in altri casi.

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