Nuovo successo per lo ‘spazzino’ spaziale RemoveDebris, il piccolo satellite rilasciato nell’estate 2018 dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) per testare nuove strategie di rimozione dei ‘rifiuti’ spaziali che orbitano intorno alla Terra.
Dopo aver sperimentato con successo la rete per la cattura dei detriti e il sistema di riconoscimento visivo con telecamere e tecnologia di telerilevamento laser (LiDaR), RemoveDebris è riuscito nell’impresa di arpionare il frammento di un pannello solare posto a un metro e mezzo di distanza, come spiega in una nota l’università britannica del Surrey, che coordina la missione internazionale sotto la guida dell’italiano Guglielmo Aglietti.
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L’arpione, sparato nello spazio alla velocità di 20 metri al secondo, è riuscito a catturare l’obiettivo dimostrando la sua abilità.”Questo è l’esperimento più difficile per RemoveDebris”, afferma Aglietti, direttore del Surrey Space Centre. “Il progetto – prosegue – dimostra quello che possiamo ottenere con il potere della collaborazione, mettendo insieme l’esperienza di industria e ricerca per raggiungere un obiettivo davvero eccezionale”.
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La missione, co-finanziata dalla Commissione Europea, si appresta ora ad affrontare il quarto e ultimo esperimento in programma: in marzo RemoveDebris dispiegherà una grande vela per uscire dall’orbita e tornare nell’atmosfera terrestre, dove sarà distrutto dal calore sviluppato nell’attrito.