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L’Oscar della scienza ai ‘fotografi’ del buco nero

 

Alla prima immagine di un buco nero va il Breakthrough prize per la Fisica fondamentale, uno degli Oscar della scienza sponsorizzati da Sergey Brin, Priscilla Chan e Mark Zuckerberg, Yuri e Julia Milner, Ma Huateng e Anne Wojcicki per premiare ogni anno le ricerche e le scoperte più importanti nelle scienze della vita, nella fisica e nella matematica.

Il premio, da 3 milioni di dollari, sarà suddiviso tra i 347 ricercatori della collaborazione Event Horizon Telescope collaboration (Eht) che in aprile ha pubblicato la ‘foto’ del secolo, quella dell’orizzonte degli eventi del buco nero M87: tra loro anche ricercatori italiani dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

“La notizia del premio è stata inaspettata e sorprendente”, dice Elisabetta Liuzzo dell’Inaf. “Costituisce l’ennesima conferma dei traguardi incredibili che più di trecento persone possono raggiungere insieme”. “Quando le persone lavorano con professionalità e passione insieme in una comunità forte e coesa con un obiettivo condiviso riescono a rendere possibile anche quello che sembrava impossibile”, aggiunge Mariafelicia De Laurentis dell’Infn.

La premiazione è in programma il 3 novembre presso Il Centro di ricerca Ames della Nasa a Mountain View, in California. Sarà un altro importante risultato per l’Italia, che ha conquistato una fetta del premio grazie al fisico Sergio Ferrara, ‘architetto’ della Supergravità, vincitore del premio speciale per la Fisica teorica con l’americano Daniel Freedman e l’olandese Peter van Nieuwenhuizen.

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