Assegnati dalla Nasa i primi contratti, per un totale di circa 254 milioni di dollari, per inviare robot sulla Luna fra il 2020 e il 2021, in vista di una missione con astronauti. Lo ha annunciato la stessa agenzia spaziale americana sul suo sito. “Le partnership commerciali contribuiranno ad aumentare l’innovazione e a ridurre i costi per il contribuente americano”, ha detto l’amministratore capo della Nasa, Jim Bridenstine.
Le aziende scelte sono tre: la Astrobotic di Pittsburgh, in Pennsylvania, la Intuitive Machines di Houston, in Texas, e la Orbit Beyond di Edison, nel New Jersey. La Nasa ha già selezionato i primi 12 esperimenti lunari ed entro la fine dell’estate 2019 sceglierà come saranno distribuiti nei tre lander privati. “I primi lanci potrebbero essere nel 2020, in base alla disponibilità dei veicoli commerciali senza equipaggio per il trasporto”, spiega Bridenstine. Gli esperimenti spazieranno dallo studio delle radiazioni sulla superficie della Luna alla composizione del suolo, dall’analisi della quantità di idrogeno e acqua allo studio di atmosfera e campo magnetico lunari.
Nelle intenzioni della Nasa, lander e robot faranno da apripista per un nuovo sbarco di esseri umani sulla Luna entro il 2024, stavolta però per restare. Bridenstine, forte di un budget di quasi 23 miliardi di dollari destinato alla Nasa dal governo federale americano per il 2020, ha infatti annunciato le prossime tappe dell’esplorazione di Luna e Marte, col programma Artemis.
La Nasa, insieme alle agenzie spaziali di Europa, Canada, Giappone e Russia, e con l’aiuto dei privati, prevede di costruire una stazione spaziale in orbita attorno alla Luna. Si chiamerà Gateway, cioè porta. Per la Nasa, “sarà un avamposto per compiere un altro balzo in avanti, quello su Marte”.