Dopo Time, che l’ha nominata persona dell’anno, Greta Thunberg è anche fra i 10 personaggi del 2019 rilevanti per la scienza: il nuovo riconoscimento arriva dalla rivista Nature, sulla cui classifica svetta l’ambiente, seguito dagli autori dei risultati scientifici destinati a lasciare un segno. “La nostra lista esplora alcuni dei momenti più importanti della scienza dell’anno, mettendo in evidenza le persone che hanno avuto un ruolo chiave”, rileva il caporedattore di Nature Rich Monastersky.
Greta Thunberg
Greta ha per Nature il merito di aver fatto emergere come i deboli sforzi delle nazioni per rallentare il riscaldamento globale stiano minacciando il pianeta e le generazioni a venire. In sua compagnia in cima alla classifica di Nature il fisico brasiliano Ricardo Galvao, coordinatore del rapporto sulla deforestazione in Amazzonia e oggetto degli attacchi da parte del presidente del Brasile Jair Bolsonaro. Lo studioso ha difeso il suo rapporto e ciò gli è costato il suo ruolo di capo dell’Istituto nazionale brasiliano per la Ricerca spaziale (Inpe).
Il brasiliano Ricardo Galvão (fonte: Micah B. Rubin, Nature)
Nella top ten di Nature c’è anche l’ecologa Sandra Díaz, definita la ‘guardiana della biodiversità’, che ha coordinato il gruppo di 145 esperti che ha messo a punto la valutazione più completa della biodiversità terrestre, dalla quale emerge che un milione di specie è a rischio di estinzione.
Sandra Díaz (fonte: Diego Lima, Nature)
Fra i personaggi della scienza del 2019 ci sono anche fisici e biologi, come John Martinis, che guida l’esperimento senza precedenti nel quale un computer quantistico ha risolto in 3 minuti un’operazione che a un computer tradizionale avrebbe richiesto 10.000 anni.
John Martinis (fonte: Rocco Ceselin, Nature)
L’astrofisica Victoria Kaspi ha meritato un posto nella classifica per avere contribuito a realizzare un telescopio unico al mondo: il migliore cacciatore di esplosioni radio veloci, che potrebbe aiutare a comprendere l’origine di questi misteriosi segnali che arrivano dal cosmo.
L’astrofisica Victoria Kaspi (fonte: Christian Fleury, Nature)
Anche le neuroscienze hanno una posizione di tutto rispetto, con Nenad Sestan, che nel suo laboratorio dell’università americana di Yale ha fatto rivivere il cervello di maiali morti da alcune ore.
Nenad Sestan (fonte: Jesse Winter, Nature)
La microbiologia è entrata nella top ten grazie a Jean-Jacques Muyembe Tamfum, che nella Repubblica Democratica del Congo sta guidando gli sforzi per combattere il virus Ebola;
Jean-Jacques Muyembe Tamfum (fonte: Samantha Reinders)
l’immunologo Hongkui Deng dell’Università di Pechino ha invece utilizzando la tecnica del taglia – incolla il Dna, la Crispr, per modificare le cellule in un essere umano adulto.
Hongkui Deng (fonte: Gilles Sabrié for Nature)
La bioeticista Wendy Rogers dell’australiana Macquarie University, poi, ha dimostrato che alcuni trapianti di organo in Cina potrebbero essere stati fatti senza il consenso dei donatori.
Wendy Rogers (fonte: Chris Stacey)
Ha meritato un posto d’onore anche la paleontologia grazie alle ricerche di Yohannes Haile-Selassie, dell’Università etiope di Addis Abeba, che ha scosso l’albero genealogico dell’umanità con la scoperta di un teschio di 3,8 milioni di anni, straordinariamente conservato e appartenuto all’Australopithecus anamensis, il parente più antico dell’uomo.
Jean-Jacques Muyembe Tamfum (fonte: Samantha Reinders)