avvocatoinprimafila il metodo apf

Nuove macchine ed eccellenza, sfida per il neopresidente dell’Infn

 

Un nuovo acceleratore in Italia, la sinergia con un centro di calcolo di importanza nevralgica e mantenere un livello di eccellenza altissimo: è la sfida che il nuovo presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Antonio Zoccoli, è pronto ad accogliere. Nato a Bologna 58 anni fa e docente di Fisica Generale dell’Università di Bologna, Zoccoli si è insediato oggi alla presidenza dell’ente, succedendo a Fernando Ferroni.

“Se mi guardo indietro e penso a tutti i coloro che mi hanno preceduto, vedo grandi nomi della fisica come Nicola Cabibbo e Luciano Maiani e mi tremano le gambe perché so che devo mantenere un livello altissimo, ma è un onore e una sfida che intendo affrontare con tutte le mie energie”, ha detto Zoccoli all’ANSA. “Penso – ha aggiunto – che uno degli obiettivi principali prossimi anni sia mantenere e, se possibile, aumentare l’eccellenza della ricerca che l’Infn porta avanti da anni”.

A rendere la sfida ancora più complessa c’è il fatto che “l’Infn è un ente unico in Italia: la ricerca che si conduce qui richiede lo sviluppo di tecnologie di frontiera. E’ poi fra i pochi enti – ha aggiunto – con grandi infrastrutture di ricerca sul territorio italiano, come il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso e quello di Frascati, dove è nato il primo acceleratore del mondo e dove si prevede di installare una nuova macchina”, e ancora il Laboratorio di Legnaro e i Laboratori del Sud.

Novità in arrivo anche per il centro di calcolo dell’Infn: è fra i dieci più importanti del mondo e ora è destinato a integrarsi con il centro che ospiterà il supercomputer Leonardo. Importante anche il ruolo dell’Infn sul fronte delle collaborazioni internazionali, come quella con il Cern, che l’Italia finanzia per il 10% attraverso l’ente, e quelle avviate con Stati Uniti, Cina, Giappone e Medio Oriente.

Exit mobile version