Ascoltate per la prima volta le onde gravitazionali generate dalla collisione tra due buchi neri di massa diversa, l’uno circa il triplo dell’altro. Il segnale è stato ascoltato il 12 aprile 2019 dai due cacciatori gemelli di onde gravitazionali americani Ligo, della National Science Foundation (Nsf), e dall’europeo Virgo, dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo (Ego), vicino Pisa, fondato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dal Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica francese (Cnrs).
Dopo un anno di analisi, i dati sono stati presentati alla conferenza della Società Americana di Fisica, che si svolge in modo virtuale per la pandemia del nuovo coronavirus, e sono stati pubblicati sull’archivio on line arXiv, che raccoglie gli studi non ancora accettati per la pubblicazione su una rivista scientifica. Secondo i fisici di Ligo e Virgo, quest’ultimo dal primo maggio 2020 guidato dall’italiano Giovanni Losurdo, il risultato potrà aiutare a capire come si formano e si evolvono le coppie di buchi neri, soprattutto quando hanno massa differente.
I due buchi neri hanno una massa di circa 30 e 8 volte quella del Sole. Il segnale delle onde gravitazionali, spiegano i fisici, “ha due frequenze distinte, come se due corde di chitarra vibrassero simultaneamente”. È un segnale che racconta di una folle danza a 2,4 miliardi di anni luce dal Sistema Solare, che ha portato i due ballerini cosmici a stringersi sempre più in un abbraccio fatale, fino a fondersi, emettendo onde gravitazionali. Le caratteristiche del segnale sono in accordo con le previsioni della teoria della relatività generale di Albert Einstein, il primo a ipotizzare l’esistenza di queste increspature del tessuto dello spaziotempo.
Sono 56 i nuovi segnali, possibili candidati di eventi con onde gravitazionali, catturati nell’ultimo anno da Ligo e Virgo, la maggior parte dei quali ancora da analizzare. Per gli esperti, potrebbero nascondere altri eventi con buchi neri di massa diversa.
Rappresentazione grafica del movimento che ha portato a collidere due buchi neri di massa molto diversa (fonte: N. Fischer, H. Pfeiffer, A. Buonanno, Max Planck Institute for Gravitational Physics, Simulating eXtreme Spacetimes project)
Proprio la fusione tra due buchi neri, ma di massa confrontabile, aveva permesso nel settembre 2015 di ascoltare per la prima volta le onde gravitazionali, considerati come sussurri del cosmo. La scoperta, annunciata nel febbraio 2016, è stata premiata nel 2017 con il Nobel per la fisica a Kip Thorne, Barry Barish e Rainer Weiss e ha aperto le porte di un nuovo modo di scrutare il cosmo, la cosiddetta astronomia multimessaggera.