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Premio del Mit all’italiano che fa volare il robot bambino

Sta insegnando a volare al robot bambino iCub, l’italiano Daniele Pucci l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova e per questo è selezionato fra i 35 giovani innovatori più promettenti d’Europa dalla rivista del Massachusetts Institute of Technology (Mit), Technology Review.

Fra gli oltre mille candidati al premio “Mit Innovators Under35 Europe” è stato selezionato anche un altro italiano, Francesco Petrini, che lavora in Svizzera, dove è amministratore delegato della startup SensArs del Politecnico di Losanna. Pucci, 34 anni, è stato selezionato dalla rivista del Mit per il progetto iRonCub, che ha l’obiettivo di costruire il primo robot umanoide in grado di volare.

Il progetto è il più recente e avveniristico sviluppato nell’ambito della Robotica Umanoide Aerea, un nuovo ramo della robotica del quale Pucci è uno dei pionieri e che, combinando discipline diverse, intende insegnare a volare ai robot umanoidi per poterli utilizzare in operazioni di soccorso, per esempio in caso di calamità naturali, come terremoti e alluvioni.

Il premio, ha detto Pucci, “rappresenta la conferma che la direzione intrapresa dal nostro laboratorio riguardo la robotica umanoide aerea è promettente seppur futuristica”. Nato a Velletri, Pucci si è laureato nel 2009 in Ingegneria dei sistemi di controllo nell’Università Sapienza di Roma. Dopo il dottorato in Francia, dal 2013 lavora nell’Iit, dove dirige la linea di ricerca Dynamic Interaction Control (Dic).

Anche Francesco Petrini, 33 anni, si laureato in Ingegneria Strutturale nell’Università Sapienza e in Svizzera ha perfezionato le ricerche nel settore delle protesi di nuova generazione, in grado di inviare in tempo reale al sistema nervoso informazioni sul movimento grazie a elettrodi inseriti direttamente nei nervi. Le prime sperimentazioni, i cui risultati sono stati pubblicati nel settembre scorso, riguardano le protesi di gambe.

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