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Pronta la mappa dei nubifragi, sono collegati a distanza

Realizzata la prima mappa globale dei nubifragi: dimostra che le piogge violente sono collegate fra loro, anche quando avvengono a grandi distanze, e può rendere le previsioni meteorologiche più precise. Basata su dati satellitari, mostra, per esempio, che le piogge violente in Europa possono anticipare di circa cinque giorni eventi analoghi in India, e che i monsoni del Sud-Est asiatico hanno riflessi in Africa, Europa e Nord America. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature dal gruppo di climatologi dell’Imperial College di Londra, coordinato da Niklas Boers, e dell’Istituto tedesco per la ricerca sull’impatto del clima di Potsdam.


I nubifragi in Europa anticipano di 5 giorni quelli in India (in rosso); i monsoni indiani hanno riflessi in Africa, Europa e Nord America (in blu)(fonte: Boers et al. 2019)

La ricerca è basata sui dati del satellite della Nasa TRMM (Tropical Rainfall Measuring Mission), specifico per lo studio delle precipitazioni. Evidenzia come le piogge più intense, ad esempio quelle monsoniche, esercitino la loro influenza a distanza sulle regioni più lontane, attraverso la circolazione di correnti d’aria nell’atmosfera terrestre.

“L’aspetto più significativo dello studio è fornirci uno strumento in più per affinare i modelli climatici a nostra disposizione, per testarne l’affidabilità e la presenza di eventuali punti critici”, ha spiegato all’ANSA Massimiliano Pasqui, fisico dell’Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). “Uno dei meriti di questo tipo di ricerche è, infatti, consentirci di comprendere meglio come si relazionano a lunga distanza i meccanismi meteo-climatici. L’obiettivo – ha concluso il ricercatore del Cnr – è migliorare uno dei punti deboli delle nostre attuali conoscenze: la nostra capacità di fare previsioni su scale temporali più lunghe, che superino la settimana e si spingano fino a un mese”.

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