Un robot ha permesso di ‘camminare’ indietro nella preistoria, aiutando a ricostruire il passo e l’andatura dell’orobate pabsti, un antico quadrupede simile ai rettili vissuto circa 300 milioni di anni fa, prima della comparsa dei dinosauri. Il lavoro, pubblicato sulla rivista Nature da Politecnico di Losanna e Università Humboldt di Berlino, mostra che i primi quadrupedi avevano una forma di locomozione molto più avanzata di quanto di credesse finora.
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Dell’orobate, vissuto nell’attuale Germania, esistono fossili perfettamente conservati, che sono stati scansionati dai ricercatori in 3D per ottenere un modello digitale del suo scheletro, poi animato al computer come una sorta di ‘marionetta digitale’. In questo modo i ricercatori, guidati da John Nyakatura e Kamilo Melo, hanno potuto capire come il robot muoveva le articolazioni, ma per escludere alcuni movimenti hanno usato i fossili delle sue impronte.
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La marionetta digitale è stata quindi programmata per camminare nelle impronte di milioni di anni fa, in modo da escludere alcuni tipi di andature; quindi i ricercatori hanno studiato gli animali che vivono sulla terra, come lucertole e salamandre, filmandole con video a raggi X. Ciò ha permesso loro di identificare i parametri chiave della andatura, come equilibrio, precisione e forza di reazione al terreno, e alla fine di numerose simulazioni hanno permesso di trovare l’andatura più probabile.
Per confermare la previsione nel mondo reale, i ricercatori hanno costruito OroBot, il robot che ha consentito di scoprire che l’orobate in realtà era abbastanza atletico e si muoveva in modo simile al caimano. Ciò significa che non camminava mantenedosi aderente al terreno come le salamandre, ma nello stesso tempo era abbastanza eretto, più bilanciato e capace di viaggiare più lontano dall’acqua di quanto si ritenesse.